“Anna Di Raimondo, Federica Sottile, Alessandro Coco, Francesca Mazzola, Chiara Guarcello, Marzia Piro, Giorgio Città, Giuseppe Spallino e Laura Bertolini,  alunni  dell’I.C.F Minà Palumbo, siamo partiti per un Exchange nella scuola “Constantin Parfene” in Romania, nella cittadina di Vaslui.Siamo stati accompagnati dai professori Carmela Forti e Angelo Casablanca, in questa meravigliosa esperienza.”

Ognuno di noi è stato ospitato da un ragazzo/a rumeno/a, che a sua volta verrà ospite a Castelbuono nella settimana che va dal 12 al 18 maggio.L’esperienza che abbiamo vissuto è stata una bellissima opportunità di crescita culturale e umana.

Abbiamo svolto varie attività  della tradizione locale nel Museo County di Vaslui, abbiamo fatto visita in una casa rurale a Solesti, che è attualmente un museo sulle tradizioni contadine rumene. Lì abbiamo ballato e gustato piatti tipici entrando pienamente nella cultura di un paese che ci ha accolto a braccia aperte.Presso le famiglie che ci hanno ospitato, abbiamo mangiato cibi della loro di tradizione, in particolare zuppe e dolci tipici, come pani dolci e ciambelle ripiene di formaggio.

Inoltre abbiamo visitato i paesi vicini come la cittadina di Iasi, località turistiche come il Red Lake, il lago di Bicaz, accompagnato da un giro in barca e infine posti meravigliosi come il Bicaz Canyon e la Neamt Fortess.Siamo rimasti molto soddisfatti dell’esperienza fatta, sia a livello umano che culturale.L’ospitalità ricevuta dai ragazzi,  dai loro insegnanti e dalle famiglie presso cui siamo stati ospiti è stata a dir poco calorosa.Abbiamo subito avuto la sensazione di conoscerci da sempre, e abbiamo trascorso una settimana davvero intensa e piacevole.

Ringraziamo il nostro Dirigente scolastico prof.ssa Antonella Cancila e gli insegnanti che ci hanno accompagnato per questa esperienza che resterà per sempre nei nostri cuori. Adesso aspettiamo i nostri nuovi amici rumeni che verranno a Castelbuono il prossimo maggio.Siamo desiderosi di fare conoscere loro la nostra terra, la nostra cultura e di accoglierli con lo stesso entusiasmo con cui hanno atteso il nostro arrivo.

Giorgio Città