Dopo la “ Caduta du tiluni ”, ovvero del grande drappo che già da qualche settimana copriva l’intero altare la  Settimana  Santa raggiunge il momento più alto di partecipazione emotiva  con il commovente  “ Ncuontru” a mezzogiorno della domenica di Pasqua. Sin dalle prime ore del mattino, le campane suonano   a festa annunciando la Resurrezione di Cristo. I congregati delle Confraternite si preparano alla vestizione con i loro abiti tradizionali ma con i segni della festa solenne . Il simulacro della Vergine, ancora ammantata di nero per il lutto, viene portato a spalla dalla Confraternita del SS. Rosario, mentre l’onore di portare il simulacro del Cristo Risorto è riservato alla Confraternita del SS. Sacramento .Poi a mezzogiorno in punto dopo tre squilli di tromba  u‘Ncuontru”  tra il Cristo risorto e la Madonna.

Quest’anno, alla luce di quanto accaduto durante la processione del venerdi santo,non ci sarà la classica “maschiata” al momento dell’incontro tra le due statue.Una cosa simile era accaduta qualche anno fa ,quando il Vescovo di Cefalu’ aveva vietato di sparare botti in occasione delle feste religiose. Era appena scoppiata la guerra in Ucraina.

Mentre in quasi tutti i paesi della Sicilia le celebrazioni e le processioni si concentrano prevalentemente nella rievocazione dei momenti dolorosi, come espiazione delle colpe attraverso la rappresentazione della Passione di Cristo, a Petralia Sottana  il culmine dei riti si colloca  tra la mezzanotte e il mezzogiorno delle Pasqua di Resurrezione,  momento di gaudio, carico di  valenze simboliche non solo religiose ma  connesse anche   al divenire della natura generatrice che, per avere nuova energia, dopo  l’inverno  rinasce  con la primavera. Simbologia di rigenerazione che ritroviamo anche nei dolci tradizionali pasquali: “acìeddru ccu l’ova” e u “Cannilieri”( grandi biscotti di varia foggia con uova sode).

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