Tra i bonus casa che sono stati prorogati dal governo nella legge di bilancio del 2023 c’è anche il Sismabonus, un’agevolazione fiscale che permette di ottenere una detrazione a partire dal 50% dell’investimento, se si effettuano interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza degli edifici collocati in zone ad alto rischio sismico.
Nel 2023 è stata introdotta la novità del Sismabonus acquisti, che è riservato a chi acquista un’abitazione in zone sismiche con particolari caratteristiche.
La progettazione di un intervento di ristrutturazione che va a migliorare la classe di rischio della casa richiede molta attenzione e può essere un’opportunità non solo per riqualificare l’abitazione ma anche per pensare a un arredamento su misura, da realizzare con ditte specializzate nel settore come Bassetti Home Innovation.
Scopriamo nel dettaglio quali sono i requisiti per accedere al sismabonus e le peculiarità del sismabonus acquisti.

Sismabonus: cos’è
Il sismabonus è un’agevolazione riservata a chi realizza degli interventi finalizzati all’adeguamento antisismico e al miglioramento sismico. Nel primo caso l’edificio sarà conforme alle normative vigenti per le costruzioni in ambito sismico. Nel secondo caso, si tratta di interventi che vanno a migliorare la sicurezza della struttura in caso di eventi sismici. Viene riconosciuto per lavori effettuati sia in edifici residenziali sia in quelli produttivi e il soggetto richiedente può essere sia una persona fisica sia una società. La percentuale della detrazione è variabile e può arrivare fino al 110% con un tetto di spesa di 96.000 euro.
Il bonus è pensato per migliorare l’affidabilità degli edifici nelle zone più a rischio sismico del paese. Secondo le stime, infatti, in Italia si registra un terremoto ogni ora e, come mostra la mappa del rischio sismico, sono pochissime le aree con basse percentuali di rischio terremoto.

Le novità 2023 del Sismabonus
Nella legge di bilancio 2023 il sismabonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024 e prevede diverse aliquote in base al tipo di intervento.
Il sismabonus ordinario prevede una detrazione del 50% di base che può arrivare fino all’80% nel caso in cui si riduca la classe di rischio e fino all’85% se i lavori sono effettuati in un condominio.
Al sismabonus ordinario si aggiunge anche il SuperSismabonus, che prevede un’agevolazione fino al 110% per il 2023 e a scalare negli anni successivi (70% nel 2024 e 65% del 2025). Per ottenere l’aliquota massima dell’agevolazione è necessario realizzare, in concomitanza ai lavori antisismici, degli interventi trainanti che sono contenuti nel superbonus.
La restituzione dell’aliquota avviene mediante 5 rate annuali di pari importo. 

Sismabonus acquisti: cos’è e come funziona
Il sismabonus acquisti è una detrazione fiscale destinata ai soggetti che acquistano un edificio demolito o ricostruito da un’impresa di costruzione o ristrutturazione in zone a rischio sismico 1, 2 o 3.
Le aliquote sono così ripartite:

  • 75% del prezzo dell’immobile acquistato se l’intervento permette di passare a una classe di rischio inferiore;
  • 85% del prezzo di acquisto dell’unità immobiliare se l’intervento comporta il passaggio a due classi di rischio inferiori.

Il tetto massimo di spesa resta sempre 96.000 euro e il rimborso può avvenire anche mediante sconto immediato in fattura nel caso in cui il contratto per gli interventi sia stato stipulato entro il 16 febbraio 2023. Se così non fosse l’importo dovuto viene restituito in 5 rate annuali di pari importo mediante Agenzia delle Entrate.