In riferimento all’articolo pubblicato che aveva per titolo “Nessun accesso abusivo al sistema informatico SDI per l’interrogazione del nominativo del fratello della fidanzata”: assolto un maresciallo dei Carabinieri”, l’avvocato della controparte intende precisare alcuni punti della vicenda.

” Le scrivo in qualità di legale e per conto della ragazza indicata, in maniera inopportuno e denigratorio per i fatti che saranno di seguito descritti, “Marilyn Monroe delle Madonie” nell’articolo pubblicato sul vostro “portale dell’informazione” lo scorso 28 febbraio 2024 dal titolo “Nessun accesso abusivo al sistema informatico SDI per l’interrogazione del nominativo del fratello della fidanzata: assolto un maresciallo dei carabinieri”. In relazione a questa pubblicazione chiedo l’immediata rimozione dell’articolo e la conseguente pubblicazione di un nuovo articolo di rettifica che possa consentire ai lettori una corretta informazione, riservandomi di adire per le vie giudiziarie opportune per il grave danno morale e di immagine arrecato alla mia assistita. Per una migliore comprensione dei fatti e al fine di consentire di rendervi conto della gravità delle conseguenze che il vostro articolo ha determinato nei confronti della mia assistita e di quei lettori, in particolar modo, che conoscono la stessa e la sua famiglia, è doveroso rappresentare come presso il Tribunale di Termini Imerese è pendente un procedimento penale in cui il Maresciallo Salvatore Palmiero è imputato per gravi reati nei confronti della stessa ragazza. In considerazione di questo fatto, chiedo che nell’articolo di rettifica sia assolutamente menzionato come la ragazza è attualmente persona offesa dei gravi reati contestati al Maresciallo Palmiero. A riguardo il processo penale in cui il Maresciallo Palmiero risulta essere stato prosciolto dal GUP del Tribunale di Palermo, si specifica che questo procedimento è stato instaurato a seguito di un’autonoma iniziativa della Procura di Termini Imerese che, in assoluta autonomia, nell’ambito della trattazione del processo sopra menzionato in cui Palmiero è imputato per gravi reati, ravvisando l’ipotesi di reato di accesso abusivo a sistema informatico ex art. 615ter c.p., inviava gli atti alla Procura Distrettuale di Palermo, competente in materia. Quanto sopra significa che la mia assistita non ha espresso alcuna intenzione di perseguire penalmente Palmiero per questo reato e, di conseguenza, non era e non può essere considerata persona offesa (tantomeno il fratello) nel procedimento che ha visto prosciolto il Maresciallo Palmiero, come invece voi lasciate intendere con il vostro articolo di stampa. Questo è un altro punto che necessita di una opportuna rettifica a chiarimento.

Ed ancora, trovo assolutamente fuori luogo e gratuita la narrazione di circostanze personali, in modo anche romanzato e per nulla attinenti alla verità dei fatti, perdendo di vista il risultato di assoluzione dell’imputato, che poteva essere messo in risalto senza far riferimento alla vicenda personale della mia assistita. Infine, l’appellativo “Marilyn Monroe delle Madonie”, non può in ogni caso essere mai considerato come un’espressione da suscitare ilarità nel lettore, ma un appellativo dal chiaro contenuto sessista e denigratorio, per nulla corrispondente alla realtà dei fatti, che va ad aggravare lo stato emotivo e psichico di una vittima di un reato grave, che da diversi anni sta lottando per ottenere giustizia. Pur non conoscendo la fonte dalla quale avete attinto l’informazione in oggetto, tengo comunque a rappresentarvi che il vostro intervento giornalistico ha, consapevolmente o meno, continuato ad alimentare una chiara volontà denigratoria di cui da anni la mia assistita è vittima. Per questo motivo, mi riservo di agire legalmente a tutela dell’onorabilità della ragazza e della sua famiglia.”

Avv. Maria Rotondi