A Villa Niscemi, sede di rappresentanza del sindaco di Palermo, si è tenuto un briefing con le più rappresentative organizzazioni datoriali e sindacali della Sicilia, promosso dall’associazione zone franche montane Sicilia.


Hanno risposto all’appello dell’associazione, che da anni si batte per dotare le Terre alte della Sicilia di una fiscalità di sviluppo che incoraggi a restare, i rappresentanti regionali di Confcooperative (Stefano Canzoneri), Confartigianato (Natale Ferla), Casa Artigiani (Maurizio Pucceri), CNA (Tindaro Germanelli), CLAAI (Orazio Platania), UniCoop (Roberta Iannello), UNCI (Giuseppe Gullo) e della CGIL, CISL e UIL (Gabriella Messina, Paolo Sanzaro e Ignazio Baudo).
Dal serrato confronto è emersa l’esigenza di chiedere un ulteriore audizione alla Commissione III per le Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta dall’onorevole Gaspare Vitrano, auspicando l’intervento degli Assessori regionali per le Attività Produttive e all’Economia, Eddy Tamajo e Marco Falcone.
Unanime la condivisione del progetto, che di fatto ha anticipato il PNRR di oltre cinque anni e oggi quanto mai attuale per arginare il processo di desertificazione umana e imprenditoriale, cui sono interessate le Terre alte di Sicilia e per attrarre investimenti, quindi per creare nuovi posti di lavoro che incoraggino i restanti a coltivare progetti di vita nei luoghi dove sono nati.


Dall’incontro è emersa – altresì – l’opportunità di coinvolgere nel comitato regionale le organizzazioni di categoria, che si aggiungerebbero all’associazione zfm Sicilia e alla rappresentanza dei 157 sindaci dei Comuni interessati alla norma di politica economica e individuati con la Delibera di Giunta Regionale n. 405 del 21 settembre 2021, coordinati dal primo cittadini di Limina (Me), Filippo Ricciardi.
«Le Zone Franche Montane”, per i restanti delle aree sconosciute alla politica, rappresentano in primis un progetto “per restare” e poi per “fare venire”. Il Parlamento regionale acceleri la definizione dell’iter istruttorio, non ci sono impedimenti per far partire l’esperienza legislativa della prima Legge di prospettiva della storia di Sala d’Ercole». Lo hanno ribadito, nel corso dell’incontro, Vincenzo Lapunzina e Salvatore Cassisi, presidente e tesoriere dell’associazione zone franche montane Sicilia