Per quanto l’epoca storica dell’LSD sia passata da diversi decenni, l’uso di questa sostanza è ancora molto diffuso. L’LSD è un allucinogeno di sintesi (a differenza degli allucinogeni naturali, come la mescalina), ciò significa che provoca alterazioni intense della realtà, visioni e, appunto, allucinazioni.

Come qualsiasi altro allucinogeno, l’LSD agisce sulla serotonina, un neurotrasmettitore naturalmente presente nell’organismo, modificandone l’interazione con le cellule nervose. L’LSD è l’allucinogeno più diffuso, i cui effetti influiscono su tutti i cinque sensi: suoni, odori e colori appaiono più intensi, le forme si distorcono, il proprio corpo pare muti di forma e perfino lo scorrere del tempo appare alterato e rallentato. Allo stesso modo, la sostanza modifica l’umore, lo stato d’animo e perfino la personalità di chi lo assume, arrivando ad un coinvolgimento praticamente totale.

L’abuso di LSD può compromettere la qualità della vita e portare una persona verso un’alterazione molto forte sia delle sensazioni e delle emozioni, sia delle funzioni dell’organismo.

Chiunque consumi LSD può arrivare a trovarsi in una situazione psicofisica molto spiacevole, con sintomi evidenti e continui sbalzi di umore e di stato fisico.

Il San Nicola è un centro specializzato nella gestione delle dipendenze da sostanze psicotrope, droghe e psicofarmaci, è a disposizione per offrire consulenze personalizzate e per proporre percorsi terapeutici studiati su misura. La possibilità, da parte dei pazienti, di usufruire di una struttura ricettiva confortevole, riservata e famigliare è senza dubbio un incentivo nel trovare una via d’uscita al proprio problema.

Il centro è specializzato nella gestione delle dipendenze in genere e rappresenta una struttura d’eccellenza nel territorio italiano, sia per la presenza di specialisti competenti e operatori qualificati, sia per la struttura protetta e organizzata.

Gli effetti dell’abuso di LSD

Oltre ai sintomi fisici, che possono essere la variazione della pressione del sangue, l’aumento della frequenza cardiaca, oltre a nausea, vertigini e tremori, l’LSD coinvolge in particolare la sfera delle emozioni e della psiche, provocando i cosiddetti trip, o viaggi: si tratta di un momento in cui la persona è come se vivesse in un’altra dimensione, con sensazioni esaltate e particolarmente forti. I trip possono essere piacevoli, stimolando la fantasia e la creatività, ma anche negativi, provocando ansia, disperazione, momenti di follia e tendenze suicide.

Esistono altre sostanze dagli effetti allucinogeni?

Naturalmente, l’LSD non è l’unica droga allucinogena: per quanto meno diffuse, sono note anche la ketamina e la PCP. Quest’ultima, in particolare, può essere fumata, come la marijuana, così come sniffata; in ogni caso, una volta assunta arriva rapidamente al cervello e interagisce con i recettori responsabili delle emozioni, della memoria, del dolore, dell’apprendimento e di altre attività cognitive. Una dose minima di PCP provoca una lieve alterazione della pressione e della frequenza cardiaca, dosi superiori possono invece arrivare a produrre alterazioni delle funzioni vitali piuttosto rischiose.

Gli effetti psicotropi della PCP sono imprevedibili, talvolta si verificano appena pochi minuti dopo l’assunzione e possono essere anche piuttosto violenti: dalla perdita del senso di orientamento, ai desideri suicidi, alla sensazione di essere incredibilmente forti, in ogni caso una dose elevata può condurre rapidamente alla morte.

Un altro allucinogeno rinomato, soprattutto legato a tradizioni e fattori culturali, è la mescalina, estratta dal cactus peyote, che si assume per via orale ed ha un effetto della durata anche di 24 ore. Diverse altre sostanze, compresa la marijuana, provocano effetti allucinogeni, tuttavia, per quanto si utilizzi da tempo questo termine, non è detto che le allucinazioni si presentino ogni volta.