Da un’idea del Comitato Regionale sportivo Sicilia della Libertas, presieduto da Giuseppe Mangano, in collaborazione con la dirigente della Nazionale del Mediterraneo di calcio, Rosa Russo, parte il prossimo 12 settembre a Palermo la 1ª sezione della “Scuola calcio d’élite” denominata “Scricchioli d’oro”.
Questa prima sezione è riservata a sedici bambini nati tra il 2010 e il 2012 i quali saranno seguiti dall’esperto allenatore Filippo Di Fatta, affiancato a sua volta dallo staff dei vari Dipartimenti della Nazionale del Mediterraneo, tra i quali quello sanitario con in testa la dottoressa Rosangela Vella della Clinica Triolo – Zancla di Palermo.


Tutti i martedì e venerdì (dalle 18 alle 20), i sedici bambini svolgeranno la loro preparazione presso il centro sportivo
Sant’Ernesto in via Galileo Galilei 50 a Palermo. Si tratta di un percorso mirato e voluto dalla presidenza della Libertas Sicilia e della Nazionale del Mediterraneo per valorizzare ancor più il lavoro svolto dall’intero staff attraverso i suoi 5 Dipartimenti nell’ambito dei 27 Paesi, che si affacciano nel Mediterraneo, coinvolti nel progetto. In particolare sono state sviluppate due aree ritenute fondamentali nel delicato settore che riguarda i giovani: 1 – Area tecnica con la presenza di allenatori, preparatori atletici, osservatori, direttore tecnico; sviluppo della metodologia di allenamento federale con psicologi e medici sportivi; 2 – Area educativa-formativa relativa alla formazione e alla collaborazione con: famiglie, scuole, università, enti locali e nazionali, mass media e organizzazioni interessate a difendere i diritti umani e le libertà.


“Una Scuola calcio riservata a sedici giovanissimi – riferisce Rosa Russo – affinché siano concentrate attenzioni mirate sia relative alla tecnica calcistica che più in generale alla vita. Uno spazio di crescita dove si impara a stare insieme agli altri. Perché riteniamo che il lavoro con i giovani non si limiti soltanto ad allenarli calcisticamente ma punta principalmente allo sviluppo della loro personalità oltre che alla trasmissione di quei valori importanti per lo sviluppo del loro futuro: altruismo, sincerità, senso di responsabilità, ecc. In sintesi, non intendiamo preparare i nostri giovanissimi atleti soltanto per giocare al meglio una partita di calcio, ma contiamo di poterli accompagnare, nella migliore maniera possibile, verso la loro più importante partita: quella della vita”.