Domani, lunedì 24 luglio alle 18, nell’ambito del Festival del Torto, il parco letterario Giuseppe Giovanni Battaglia di Aliminusa ospiterà la presentazione del libro

Per Roberto Sottile. Scritti in memoria di Roberto Sottile, pubblicato dalle Edizioni Museo Pasqualino.
Si tratta di una conferenza e insieme di un reading, a cui interverranno Ezio Noto, Eugenia Capitummino, Giovanni Proietto, Vincenzo Ognibene, Francesco Less, Roy Zappia e Roberto Ligammari.

Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo

Il miglior modo per tenere in vita un’arte nobile e antica? Praticarla tutti i giorni e condividerla. È questo il senso dell’appuntamento quotidiano e dal vivo con i pupi del Museo Pasqualino, ogni lunedì alle 11, e da martedì a sabato alle 17 in Sala teatro.

Dalla penna di Giusto Lo Dico, autore di Storia dei paladini di Francia, ecco irrompere in scena Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi insieme a prodigi, innamoramenti, duelli, scambi di persona e colpi di scena.

Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)

Tornano i Canino ad Alcamo con Rinaldo alla corte del Gran Khan

Nuovo appuntamento fuori porta, sabato 29 luglio alle 18, con i pupi della compagnia Gaspare Canino. Il castello dei Conti di Modica di Alcamo ospiterà lo spettacolo Rinaldo alla corte del Gran Khan. L’ingresso è gratuito.

Rinaldo, bandito da Carlo Magno e vestito da pellegrino, si reca a Damasco, mentre il Gran Khan sposa la figlia Leandra. Il paladino assiste alla richiesta di un tozzo di pane da parte di un povero mendicante a un passante: alla richiesta negata, Rinaldo prende per il collo quest’ultimo. Attirati dalle grida, due soldati portano Rinaldo alla presenza del Gran Khan. Il paladino si copre il capo con il saio, ma il sovrano lo riconosce e gli fa grandi onori. Rinaldo vince la giostra e consegna Leandra a Costantino Selvaggio.
Intanto Carlo Magno ha mandato Orlando ed Oliviero a Damasco per ricordare al Gran Khan di pagare i tributi, questi si rifiuta. Il paladino che si era nascosto dietro una tenda si inginocchia al sovrano e lo convince a pagare i tributi a Carlo Magno, poi abbraccia i cugini Orlando e il marchese Oliviero.

Compagnia Opera dei pupi siciliani Gaspare Canino. La compagnia nasce nel 1997, fondata da Salvatore Oliveri, nipote di parte di madre di Gaspare Canino, ultimo puparo e oprante attivo ad Alcamo e in tutta la provincia di Trapani. Capostipite della famiglia fu Liberto Canino, considerato tra gli iniziatori dell’Opera dei pupi a Palermo. Intorno al 1830 Liberto Canino aprì il suo primo teatro in via dei Formai, nell’antico quartiere dell’Albergheria a Palermo. Uno dei suoi figli, Luigi, appresa l’arte del padre alla fine dell’Ottocento, si trasferì ad Alcamo, dove portava in scena dalle vicende dei Paladini di Francia al Guido Santo, dalla Storia di Trabazio imperatore di Costantinopoli ai Beati Paoli. Dei cinque figli di Luigi soltanto due faranno i pupari: Guglielmo, che si trasferisce a Sciacca, e Gaspare, il quale resta ad Alcamo e aiuta il vecchio padre. Dopo la scomparsa di Gaspare, nel 1977, l’Opera dei pupi non viene più rappresentata ad Alcamo e in tutta la provincia di Trapani, finché nel 1990 il nipote Salvatore Oliveri torna a dedicarsi a quest’arte, aprendo un teatro.

Tutti gli spettacoli sono realizzati con il contributo del Ministero della cultura – Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO. Progetto: “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”.