epa02563848 Italian photo journalist Letizia Battaglia attends a press conference on her photo exhibition, entitled Mafia -?The Global Crime,?in Bremen, Germany, 04 February 2011. Some 100 photographies on the mafia and poverty in southern Italy are on display from 05 February to 24 April. EPA/INGO?WAGNER

“Non sono i nuovi continenti che occorrono alla terra, ma un’umanità nuova”. Lo scriveva nel 1869 Jules Verne in quello che sarebbe diventato uno dei suoi capolavori: “Ventimila Leghe sotto i mari”. La citazione apre il catalogo dell’edizione numero 17 del Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di documentari che torna dal 4 al 10 luglio al Complesso monumentale dello Steri con un titolo – Doc For Future – a legare l’auspicio di Verne all’appello lanciato in questo millennio ai leader della terra da Greta Thunberg e dai giovani del movimento Friday for Future: “Come cittadini di tutto il Pianeta, vi chiediamo con urgenza di contrastare l’emergenza climatica”.

Cinquanta i documentari in programma nelle tre sale del Festival – Abatelli, Steri, Sala delle Verifiche – ricavate tra le splendide architetture del Complesso dello Steri, sede del Rettorato dell’Università di Palermo, partner del Festival. Le proiezioni ogni sera, a partire dalle 21:00. I film in concorso saranno trasmessi anche online sulla piattaforma OpenDdb restando visibili per le successive 48 ore.

Doc for Future

Doc for future, scelto come titolo dal board del festival – i direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura, la presidente Lucia Gotti Venturato e il direttore scientifico Gabriella D’Agostino – è il filo che lega molti dei documentari in programma, sia in concorso che fuori concorso, a partire dall’evento di apertura: la presentazione de “Sulle tracce dei ghiacciai” progetto fotografico e scientifico durato 13 anni, ideato e realizzato dal fotografo di fama internazionale Fabiano Ventura per documentare e mostrare gli sconvolgenti effetti dei cambiamenti climatici. A pochi giorni dall’inaugurazione al Forte di Bard, in Val d’Aosta, della mostra EARTH’S MEMORY che presenta in anteprima mondiale i risultati del progetto, il fotografo sarà a Palermo per raccontare ciò che ha documentato in tanti anni. Sarà possibile inoltre ammirare alcune delle foto realizzate da Ventura (ed esposte in Earth’s Memory, ndr) proposte come proiezione in loop ogni giorno all’interno della Sala delle verifiche dello Steri dalle 10 alle 18. Un evento esclusivo organizzato in collaborazione con Enel Green Power, main sponsor del Festival che sarà fruibile fino al 15 luglio, come iniziativa collaterale del Festino per Santa Rosalia. Immagini spettacolari che mostrano la gravità dello stato di salute dei nostri ghiacciai e un documentario: “Sulle tracce dei ghiacciai. Missione in Caucaso” di Marco Preti (Italia, 2012) che sarà proiettato nella serata inaugurale del festival. Il “viaggio” di Ventura si è svolto dal 2009 al 2021 insieme ad un team di registi e ricercatori, attraverso 8 spedizioni sui maggiori ghiacciai montani della Terra: Karakorum (2009), Caucaso (2011), Alaska (2013), Ande (2016), Himalaya (2018) e Alpi (2019-2020-2021).

I Film in concorso

La selezione dei film in concorso, 18, tra cui otto lungometraggi – di cui un’anteprima internazionale e tre nazionali – propone opere che raccontano storie, progetti e visioni con una attenzione particolare al rapporto uomo-natura come in Arica di Lars Edman e William Johansson Kalén (Svezia-Cile-Belgio-Norvegia-Regno Unito 2020) che prende il titolo dalla città del Cile alla cui periferia sono stati interrati rifiuti tossici provocando malattie e morti premature nella popolazione; o in The last generation di Mikołaj Borowy (Polonia 202), storia di Janka che da adolescente sceglie di lasciare tutto per dedicarsi alla difesa dell’ambiente. Natura depredata dall’uomo e natura come luogo di viaggio, di attraversamento per riconquistare diritti umani perduti come in Alpes di Nael Khleifi (Belgio-Palestina 2021) una storia che parte dalla solidarietà e va incontro all’umanità dei migranti o in The Phantom Liberty di Gastón Andrade (Messico 2021) sul fenomeno dei femminicidi in Messico. C’è poi la ricerca dell’equilibrio necessario tra globalizzazione e deglobalizzazione, crescita e decrescita, per ridurre le disuguaglianze e per trovare l’unità nella diversità. Temi che attraversano anche gli altri lungometraggi in concorso: Night Nursery di Moumouni Sanou (Burkina Faso-Francia-Germania 2021); Radiograph of a family di Firouzeh Khosrovani (Norvegia-Iran-Svizzera 2020); The Bubble di Valerie Blankenbyl (Svizzera-Austria 2021); e The Spark di Valeria Mazzucchi e Antoine Harari (Svizzera-Francia-Italia 2021).

I dieci cortometraggi – di cui sette in anteprima nazionale – spaziano per stile dall’animazione alla finzione, all’archivio; e per tematica, dalla vita nei campi profughi ad antichi rituali collettivi, dalla maternità alle condizioni di lavoro. In competizione: Black wagon di Adilet Karzhoev (Kirghizistan 2021); Crotch stories di Myleine Guiard-Schmid (Francia-Belgio 2021); Cindyrella di Felipe Betancur Villegas e Christian Rios (Colombia 2020); Mamme volanti di Giulio Tonincelli e Paolo Fossati (Italia 2022); Mama di Pablo de la Chica (Spagna 2020); Of Memory and Debris di Rodrigo Michelangeli (Venezuela-Francia 2020); Reduced to ashes di Nikos Papangelis (Grecia 2020); Timkat di Ico Costa (Portogallo 2021); The wall di Mira Sidawi (Libano 2020); Un robot à soi di Anne Gabrielle Lebrun Harpin (Canada 2021).

Gli omaggi a Letizia Battaglia, Vittorio De Seta e Pier Paolo Pasolini

Tra gli eventi speciali di questa edizione tre omaggi a uomini e donne della cultura che hanno lasciato il segno: la fotografa Letizia Battaglia, Pier Paolo Pasolini di cui quest’anno si celebrano i cento anni dalla nascita e il regista Vittorio De Seta di cui si avvicinano i cento anni (è nato nel 1923). In programma, proiezioni e incontri. Come tributo a Letizia Battaglia, il Festival proporrà al pubblico La mia Battaglia. Franco Maresco incontra Letizia Battaglia, il documentario di Franco Maresco realizzato nel 2006 a cui la Battaglia si sentiva particolarmente legata e nel quale raccontò, senza filtri, pagine difficili della propria vita. Lo sciopero dei netturbini, è invece il documentario inedito di Pier Paolo Pasolini ritrovato nel 2005: racconta il primo sciopero dei netturbini del 1970 e avrebbe dovuto far parte di un’opera collettiva. Il film non fu montato ed è stato ritrovato (senza audio) negli scaffali dell’Archivio del Movimento Operaio Democratico. Rivisitazione dello sciopero che sarà proposto il 7 luglio alle 22,30 al Cortile Abatelli, è un progetto audiovisivo di Cosimo Terlizzi e Luca Maria Baldini. Re-interpreta il documentario di Pasolini ed è pensato per una sonorizzazione live. “Gli scopini” diventano il medium per le sue parole e per il celebre discorso di Moravia al suo funerale.
Di Vittorio De Seta, sarà proposta, invece, nelle giornate del Festival e in collaborazione con la Filmoteca Regionale Siciliana, una retrospettiva di tutti i cortometraggi realizzati tra il 1954 e il 1959 in Sicilia, Calabria e Sardegna, tra cui la pietra miliare Isole di fuoco, vincitore come miglior documentario al Festival di Cannes del ’55; mentre, in collaborazione con le Teche Rai, verrà proiettato il suo capolavoro: Diario di un maestro. All’originalità e alla dirompenza degli sguardi di Battaglia e De Seta saranno dedicate anche due tavole rotonde.

I film fuori concorso
Ricco il programma fuori concorso suddiviso in varie sezioni: Sguardi Doc Italia, Ambiente Doc, Sicilia Doc.
Sguardi Doc Italia, dedicato ai documentari italiani, sarà focalizzato quest’anno sulla regia femminile con 4 film di particolare interesse artistico e storico di altrettante registe: Stefania Muresu (Princesa, Italia 2021), Flavia Montini (Los Zuluagas, Italia-Colombia 2021), Federica Di Giacomo (Il Palazzo, Italia 2021), Gaia Ceriana Franchetti (The wheel of Khadi, Italia 2019).
Ambiente Doc in collaborazione con l’associazione partner Marevivo propone 4 film che, con sensibilità diverse, presentano la gravità dello stato di salute dei nostri mari: Nobilis Golden Moon dell’artista Mariagrazia Pontorno (Italia 2021) racconta della cosidetta “Sentinella del Mediterraneo”, una cozza alta più di un metro in via di estinzione; Voice above water di Dana Frankoff (Usa 2021) ci fa conoscere Wayan, pescatore balinese novantenne e il suo impegno quotidiano per tornare a pescare; in Habiter le seuil di Vincent Bruno (Francia, 2021), invece, la coreografa Marine Chesnais mette in scena le sue performance ultraterrene sott’acqua. Chiude la selezione: Missione Euridice di Marco e Andrea Spinelli, video-reportage su una missione di recupero di reti abbandonati nei fondali di Cefalù.
Sicilia Doc, la sezione in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, propone una riflessione sul Tempo attraverso i lavori di alcuni neo diplomati del corso di regia. Opere d’esordio che hanno già meritato l’attenzione di giurie nazionali e internazionali: Sotto lo stesso tempo, film collettivo (Italia, 2021); Il tempo della tartaruga di Costanza La Bruna (Italia, 2021); Via dell’Ombra di Anton Frankovich (Italia, 2021); Tardo Agosto di Federico Cammarata e Filippo Foscarini (Italia, 2021); Isole di Desirée Alagna (Italia 2021).
Creare legami_Il progetto Navire Avenir
“Creare legami” è uno dei motti del festival, luogo di incontri e connessioni per antonomasia. Evento di punta di questa 17esima edizione, in collaborazione con l’Institut Français e il Goethe Institute è la presentazione del progetto Navire Avenir con Sébastien Thiéry e diversi membri del Collettivo Perou in residenza a Palermo, per riflettere sul tema delle migrazioni. Avenir è il nome scelto per un catamarano progettato da artisti e architetti per salvare e accogliere i migranti nel Mediterraneo. Un’imbarcazione lunga 67 metri e larga 22,5 metri, in grado di accogliere 372 sopravvissuti e 40 membri dell’equipaggio, una nave laboratorio in termini di cura adatta a situazioni di grande pericolo con cucina d’emergenza e spazi di vita multiculturali. Con l’Institut Français e il Goethe-Institut, inoltre, saranno presentate le anteprime di En Nous di Régis Sauder e No U Turn di Ike Nnaebue, storie che affrontano il tema dell’inclusione da un’angolazione inedita, tra speranze e disillusioni maturate nel corso della vita.
Al teatro e alla potenza inclusiva dei suoi linguaggi sono inoltre legati i progetti Prima Onda Fest e Teatri Alchemici DaDaDaùn con il documentario Dadalove di Chiara Agello, in anteprima regionale. Completano i “legami” di questa edizione, la collaborazione con La macchina dei sogni, il noto festival dell’Associazione Figli d’arte Cuticchio, nato nel 1984, con cui SLDFF presenta alcuni corti d’animazione; mentre, nella giornata del Palermo Pride 2022, in collaborazione con il comitato organizzatore, la proiezione di Limiar di Coraci Ruiz (Brasile, 2020), un documentario di rara delicatezza su una transizione FtM.
Itineranze
Tra le novità di quest’anno anche il progetto Itineranze, il primo progetto in Italia a mettere in rete ben sei tra i maggiori festival di documentario – Bellaria Film Festival, IsReal, Sole Luna Doc Festival, PerSo Film Festival, FrontDoc, Festival dei Popoli – per formare e supportare a livello creativo e produttivo registi al primo o secondo lungometraggio. Due i film che vedranno la luce in Sicilia e a cui si lavorerà anche durante le giornate del festival: Caretta, Caretta di Miriam Gili sul “Pronto Soccorso” per tartarughe di Filicudi; e Gradiva di Doriana Monaco che andando sulle orme delle ninfe dell’antichità ne trova le tracce nel presente attraverso una storia inedita che riunisce quattro giovani professioniste di Palermo ne “I Mercoledì del piacere”, nel nome del dio Mercurio e della bellezza in tutte le sue forme. Itineranze sarà ospitato al Museo internazionale delle marionette “Antonio Pasqualino”.

Le giurie
La giuria internazionale 2022 è composta da Michele Pennetta, vincitore del primo premio dell’edizione precedente di SLDFF; Christilla Huillard-Kann, produttrice e co-fondatrice della francese ELDA° Productions; Hella Wenders, regista e co-managing director della Wim Wenders Foundation; Francesco Bellina, fotografo documentarista palermitano autore di numerosi reportage sul tema della migrazione; e Graziella Bildesheim, produttrice, componente della giuria del Premio David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano dal 2015 e rappresentante dell’Italia nel Board dell’EFA (European Film Academy).

I Premi
La giuria internazionale assegnerà il Premio al miglior film offerto dalla Fondazione Sicilia e il Premio al miglior cortometraggio offerto dal Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino.
Sono previste inoltre: le menzioni speciali per la miglior regia, la miglior fotografia, e il miglior montaggio; il Premio Soundrivemotion al miglior sound design e colonna sonora; il Premio della giuria degli studenti liceali assegnato a uno tra i lungometraggi in concorso; il Premio della Giuria Nuovi italiani e il premio Film for our Future Award per i cortometraggi in concorso; il Premio Sole Luna – Un ponte tra le culture, assegnato dall’Associazione promotrice del Festival; e il Premio del pubblico. A tutti i vincitori sarà consegnato il riconoscimento in legno Sole Luna realizzato nel segno della sostenibilità ambientale, dall’artigiano 4.0 Aurelio Ciaperoni.
Le sere al Sole Luna
Oltre a guardare film, incontrare tanta gente, conoscere progetti sociali e non solo, partecipare ai talk, ammirare le bellezze dello Steri, durante le serate del Festival si potrà conversare in un’area bistrot tutta nuova ricavata nei giardini del Complesso monumentale e cenare o consumare aperitivi con la cucina a km 0 di Moltivolti che interpreta un dialogo costante tra i Paesi del Mediterraneo e che per l’occasione proporrà anche alcuni piatti ispirati al mondo del cinema: dai “Pomodori verdi fritti” al “Gazpacho con crostini” (ricordate “Donne sull’orlo di una crisi di nervi?”).

«La pandemia e i conflitti hanno molte e diverse cause – dice Lucia Gotti Venturato, presidente e fondatrice di Sole Luna Doc Film Festival – ma alla base del sistema globale, le criticità rimangono nell’area dello sfruttamento del suolo, della distribuzione delle risorse naturali, dell’egemonia delle tecnologie avanzate sulla natura. L’associazione Sole Luna – Un ponte tra le culture sente l’urgenza, con maggior determinazione di sempre, di dover indagare sulle condizioni del nostro pianeta, dal punto di vista naturale e nella sua accezione più ampia di Madre Terra che ci ospita. Per questo, volendo anche esprimere una convinta solidarietà al movimento giovanile capitanato da Greta Thunberg, quest’anno il nome del festival diventa Sole Luna Doc For Future».
«L’edizione 2022 – dicono i direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura – vuole riflettere sulla necessità di rimettere al centro l’idea di un nuovo umanesimo, una nuova via, come auspica il filosofo Edgar Morin, per affrontare le complessità di un mondo alle prese con l’urgenza di adottare una politica ecologica radicale, solidale con gli esseri viventi che lo popolano e con le sue risorse naturali e lottare per la protezione dei diritti dell’uomo, degli animali e delle piante. I documentari in concorso e fuori concorso affronteranno da varie angolazioni e con diverse scelte narrative, queste tematiche. Abbiamo cercato di valorizzare autori emergenti, opere prime e promuovere produzioni di paesi scarsamente rappresentati a livello internazionale. Creando nuovi legami con associazioni, compagnie teatrali e collettivi di artisti, per un programma davvero ricco di stimoli e sperimentazioni».
«Sole Luna Doc for Future prova a fare la sua parte – aggiunge Gabriella D’Agostino, direttore scientifico del Festival – portando l’attenzione su alcune delle questioni più urgenti della nostra contemporaneità e con un impegno sistematico per la formazione delle giovani generazioni da cui abbiamo però appreso una grande lezione: la loro determinazione ad agire concretamente per la salute della terra e dei suoi ecosistemi; la loro consapevolezza che gli esseri umani sono solo una parte di questo pianeta, e la più dannosa; che i diritti non sono solo umani, ma di tutti gli esseri viventi, degli esseri animati ma anche delle entità non animate; che la solidarietà è una parola vuota se non si fonda su un’equa distribuzione delle risorse, alimentari, energetiche, economiche».