“A Palermo non mancano gli impianti per il trattamento della frazione secca, ma i rifiuti differenziati perché la raccolta viene fatta poco e male. Motivo per cui gli impianti di recupero lavorano a basso regime”. Lo ha detto Gaetano Rubino, presidente di Assopirec, l’Associazione che rappresenta numerose piattaforme di recupero, nel corso dell’Ecoforum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare organizzato a Palermo da Legambiente.

“Se si esclude l’organico – aggiunge – unico vero settore nel quale mancano le infrastrutture di trattamento, tutta la frazione secca può essere già recuperata negli impianti esistenti. Si tratta di circa il 60% dei rifiuti prodotti in una famiglia, la maggior parte dei quali ancora oggi, purtroppo, va a finire in discarica”.

“Questa situazione non solo produce un impatto ambientale devastante – spiega Rubino – ma ci impedisce di creare nuovi posti di lavoro. Basti pensare che attualmente, nonostante le percentuali irrisorie di differenziata, solo nella provincia sono 300 gli addetti occupati. Un numero che nel giro di qualche anno potrebbe quintuplicarsi, arrivando quindi a 1.500 unità”.

“Per quanto ci riguarda – conclude – siamo stati e continueremo a dare il nostro massimo contributo per rafforzare la collaborazione pubblico-privato indispensabile per raggiungere i risultati sperati in tutti i comuni della provincia ed in particolare a Palermo. A tal proposito esprimiamo la nostra fiducia nel nuovo corso inaugurato dal presidente di Rap, Giuseppe Norata”.