Una concessione provvisoria di trenta giorni, cui potrà fare seguito il dissequestro da parte della Magistratura e l’immediato avvio dell’iter per il rilascio del titolo concessorio ai richiedenti. E’ l’impegno assunto dai vertici dell’Assessorato regionale Territorio ed ambiente, dove il sottoscritto si è, oggi, recato, subito dopo aver appreso della operazione di Polizia “Free-Waterfront”, in esito alla quale, stamane, sono state sgomberate alcune zone del Lungomare G. Giardina, da anni utilizzate dai ristoratori cefaludesi.
L’odierno incontro è stata l’occasione per chiarire che non esiste alcuna “ empasse amministrativa” che impedisca all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente di rilasciare la concessione delle aree di proprietà demaniale. Non costituiscono ostacolo i canoni di concessione arretrati, che rientrano tra le competenze assegnate dalla legge all’organo straordinario di Liquidazione, secondo le procedure previste dal Testo Unico degli Enti Locali per i Comuni in stato di dissesto. Oltretutto, il Comune di Cefalù, stante che il primo tratto del Lungomare Giardina, e precisamente quello compreso tra l’intersezione con Via Falcone e Borsellino e l’intersezione con Via Archimede, è interessato dalla presenza di attività commerciali legate alla ristorazione, non di pertinenza dell’Ente locale, ha rinunciato, sin dal mese di febbraio di quest’anno, a chiedere la concessione per tali aree, sia per non andare, impropriamente, incontro ai canoni elevati previsti per la destinazione commerciale, sia per consentire ai titolari degli esercizi commerciali interessati di presentare direttamente richiesta di concessione all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, per le finalità legate alle attività turistico – commerciali e della ristorazione. Non costituisce, in alcun modo, ostacolo la mancata approvazione del PUDM ( Piano Utilizzo del Demanio Marittimo), in quanto l’Assessore Regionale al Territorio e all’Ambiente, con propria dirimente circolare, ha chiarito che possono essere rilasciate concessioni su aree demaniali, anche in assenza di PUDM, sino al 2020; Pertanto, non si evidenziano ragioni per vietare il rilascio della concessione a quanti, sin da febbraio scorso ne hanno presentato regolare istanza agli uffici preposti del Demanio Marittimo, pagando gli oneri previsti, senza avere avuto alcun riscontro in merito alle loro richieste. In ultimo è bene che i cittadini sappiano che l’ufficio tecnico comunale ha predisposto e depositato, a marzo del 2013, domanda di sdemanializzazione di tutto il lungomare in considerazione del fatto che esso ricade integralmente in area urbana, ricoprendo il ruolo di arteria viaria di importanza strategica da un punto di vista di protezione civile per l’uscita dal centro storico. Inoltre, presenta opere di urbanizzazione primaria a servizio del centro urbano ed è pienamente integrata nella toponomastica cittadina ricoprendone un ruolo imprescindibile. Malgrado tutto ciò, ad oggi, la richiesta non ha avuto alcun riscontro.
Siamo certi che, in considerazione dell’ormai avviata stagione estiva e del danno che deriverebbe all’economia cittadina da un eventuale contenzioso, si procederà speditamente nel senso concordato e ci auguriamo che le operazioni di sequestro abbiano sempre più a riguardare quelle zone del lungomare occupate abusivamente dal commercio irregolare, al fine di debellare questo odioso fenomeno.
Il Sindaco Rosario Lapunzina