Nuove tariffe per l’imposta di soggiorno turistica a Cefalù. Il sindaco Daniele Tumminello ha firmato la determina che aggiorna gli importi in base a quanto previsto dall’apposito Regolamento per l’imposta di soggiorno, così come recentemente modificato dal Consiglio Comunale.

Il nuovo documento, nello specifico, è frutto del lavoro del tavolo di concertazione del turismo, che vede l’amministrazione comunale dialogare con i rappresentanti delle categorie ricettive.

Queste, in dettaglio, le nuove tariffe giornaliere, valide fino ad un massimo di cinque pernottamenti, per le strutture presenti nel territorio di Cefalù:

  • Albergo 1 stella (o assimilati) 2 euro
  • Albergo 2 stelle (o assimilati) 2 euro
  • Albergo 3 stelle (o assimilati) 2 euro
  • Albergo 4 stelle o superiore (o assimilati) 2,50 euro
  • Albergo 5 stelle (o assimilati) 4 euro
  • Albergo 5 stelle lusso (o assimilati) 5 euro
  • Residenze turistico alberghiere (Rta) 2,50 euro
  • Villaggi turistici fino a 4 stelle (o assimilati) 2,50 euro
  • Villaggi turistici 5 stelle (o assimilati) 4 euro
  • Affittacamere, case vacanza, appartamenti e assimilati 2 euro
  • B&B, agriturismi e dimore storiche 2 euro
  • Albergo diffuso 2 euro
  • Campeggi e aree attrezzate per sosta temporanea 1,50 euro
  • Locazioni brevi 2 euro

L’imposta di soggiorno viene corrisposta esclusivamente per il periodo compreso tra il 1° aprile e il 31 ottobre di ciascun anno solare. Restano immutati i termini e le condizioni di pagamento. Dalla tariffa sono escluse alcune categorie e fattispecie, come ad esempio, le scolaresche in viaggio d’istruzione, i minori entro i dodici anni, le guide e altri operatori turistici o chi viene in città per assistere persone malate.Tutti i dettagli sono pubblicati e disponibili sul sito ufficiale del Comune.

E’ stato ripristinato, in sola consultazione, il portale dell’Imposta di soggiorno Proxima, così da consentire ai gestori delle strutture ricettive la compilazione del mod. 21.Le modalità di trasmissione del mod.21, da effettuare entro il 30 gennaio 2024, rimangono immutate.