Ogni tempo e ogni società ha gli dei che si merita e non bisogna bestemmiarli, pena l’ostracismo sociale e culturale (?). Chi poteva parlare male della Ferragni? Questa donna “affascinante e bellissima”, entrata definitivamente nell’olimpo italiano dopo la sua performance al festival di Sanremo 2023, col “vestito senza vergogna” che la faceva sembrare nuda senza che lo fosse, lasciando delusi i guardoni.
Momenti di gloria che la consacravano a valchiria-difensora delle donne, apostola di diritti conculcati; un’immagine certamente migliore di quello del marito, che subiva senza cenni di ribellione, in diretta, il bacio e la simulazione sodomitica di Rosa Chemical (che ad onta del nome dovrebbe essere pur sempre un maschio) nello stesso festival.
Momenti di gloria oscurati (perora) dall’improvvida inchiesta della Procura milanese sul pandoro Balocco. Non trovo emozionanti i particolari giudiziari della vicenda, né le lacrime versate dalla povera Chiara nel video in cui chiede scusa e promette riparazione. Non trovo emozionanti i commenti dei followers delusi che la abbandonano in buon numero. E’ invece interessante e sintomatico della decadenza della nostra società l’immenso spazio che i massmedia dedicano all’intera vicenda. L’avevano incensata in una gara a chi riusciva a dire di meglio. Qualcuno l’ha raffigurata come “Madonna con bambino”, “Santa Chiara dei miracoli”, “principessa del popolo”, che col marito riesce “a raddrizzare le storture del nostro quotidiano democratico”, compresa fra le “eroine che hanno fatto I’Italia”, grande attrice, la “persona più influente del mondo”, “divinità contemporanea nell’era dei social”. E ora?
Ciò che però veramente rattrista e preoccupa, addolora e sconsola, è che milioni di persone, giovani soprattutto, continuino ad idolatrare il personaggio, attenzionando i suoi vestiti, i suoi gioielli ed i suoi trucchi, e seguendo con grande apprensione le sue vicende. Ciò dà l’esatta misura del livello del nostro tempo, degli dei che ci meritiamo e di come sia facile per essi giungere ad un improvviso crepuscolo.
Ma nella società virtuale ed imbecille in cui viviamo sono possibili quelle resurrezioni precluse ad Odino e compagnia. Basta saperci fare con la comunicazione ed il duo Fedez-Ferragni ha sempre dimostrato di saperci fare egregiamente. E se non riuscissero? Beh, qualche soldino per la vecchiaia lo hanno pur messo da parte.
Intanto si muore a Gaza ed in Ucraina, nello Yemen ed in Sudan, in Libia ed in Nigeria. E l’elenco potrebbe continuare con tanti luoghi di questo povero pianeta; non ultimi quelli, tantissimi, in cui le madri hanno il “diritto sessuale” di sopprimere nel proprio ventre i propri figli. Ma questo preoccupa molto meno delle angosce di Chiara.
Di.Torre