Audio Universo è uno spettacolo per Planetario adattato a ipovedenti e non vedenti per esplorare la Luna, le stelle, i pianeti del nostro Sistema Solare. Il primo del suo genere e che verrà proiettato nei planetari di tutto il mondo il 3 dicembre, Giornata Internazionale delle persone con disabilità. Anche al GAL Hassin di Isnello

L’astronomia e la musica da sempre sono considerate legate fra loro, come discipline sorelle. Lo stesso Johannes Kepler nel suo Harmonices Mundi descrive il legame tra le orbite planetarie e i suoni armonici. Sono necessarie le vibrazioni affinché si produca il suono, vibrazioni che possono provenire pure dal nostro universo.

Le onde sonore sono onde acustiche comprese fra 20 Hz e 20 kHz, cioè l’intervallo di frequenze udibili dall’orecchio umano. Le onde sonore non possono propagarsi nel vuoto, quindi qualunque evento nello spazio non può essere udito dall’orecchio umano. I suoni dell’universo, tuttavia, si possono comunque ascoltare, sfruttando una tecnologia chiamata sonificazione, che permette di convertire le vibrazioni dell’universo in musica udibile per le nostre orecchie. Si tratta di un supporto tecnologico tra i più diffusi per persone con disabilità visive e che già utilizziamo in alcune automobili per esempio durante la fase di parcheggio: modificando la frequenza del suono, si permette al guidatore di capire la distanza da un ostacolo.

Il video Audio Universo, che verrà presentato in anteprima mondiale il 3 dicembre e poi nelle giornate del 4 e del 5 dicembre anche al Planetario GAL Hassin di Isnello, sfrutta la sonificazione per trasformare in suoni udibili le melodie del nostro Sistema Solare: dal moto del Sole a quello della Luna, dei pianeti Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Un video che fa udire i suoni dell’universo a ipovedenti e non vedenti, ma che emoziona anche il pubblico vedente. Il software per la sonificazione è stato sviluppato inizialmente da James Trayford dell’Università di Portsmouth e che ha curato lo stesso design sonoro dello spettacolo.

All’interno di una navicella spaziale dotata di una macchina del suono, che trasforma la luce dei corpi celesti in suoni, si viaggia tra i corpi del nostro Sistema Solare (Sole, Terra e Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno) e fino alle stelle. Si possono “ascoltare” le stelle che appaiono, sul far della sera, nel cielo sopra gli otto telescopi cileni del Very Large Telescope dell’European Southen Observatory, dove a ogni stella corrisponde una nota musicale a seconda del colore, mentre il volume ne indica la luminosità; la posizione sulla volta celeste viene resa attraverso il sistema audio surround del Planetario. Per gli otto pianeti del Sistema Solare vi è un’interpretazione sonora estremamente interessante mentre ruotano attorno al Sole.

Al GAL Hassin il video verrà proiettato alla fine della normale attività, nei giorni 3-4 e 5 dicembre (il pagamento del biglietto riguarda l’attività standard, il video Audio Universo viene proiettato in forma gratuita al di fuori della programmazione classica); nella mattina di domenica 5 dicembre, il GAL Hassin ha organizzato con la Sezione Territoriale di Palermo dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti un evento per la proiezione del video full dome e per una visita nel Museo delle meteoriti per gli ipovedenti e non vedenti.

Il video è realizzato da Newcastle University, Science and Technology Facilities Council, Royal Astronomical Society e Istituto Nazionale di Astrofisica. Con le voci di Marica Rampazzo e Filippo Tognazzo. Diretto da Chris Harrison, produzione e visualizzazione 3D Theofanis Matsopoulos, progettista del suono James Trayford, musiche composte e dirette da Leigh Harrison, consulente Amrit Singh, sceneggiatore Steve Toase. Traduzione italiana e adattamento Anita Zanella.

Testo: Sabrina Masiero/GAL Hassin

Crediti immagine: Alessandro Nastasi/GAL Hassin