Mercoledì 28 luglio torna la rassegna “Castelbuono Teatro 2021”. Al Chiostro San Francesco va in scena “Miscellanea artistica castelbuonese” con Stefania Sperandeo, Debora e Marco Marguglio, Giuseppe Barreca, Francesco Leo, Antonio Leta e Michele Mazzola protagonisti. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti a sedere. Non mancate.

Mercoledì 28 luglio, con inizio alle ore 21,30, è in programma il secondo appuntamento della rassegna “Castelbuono Teatro 2021”, la rassegna teatrale organizzata dall’associazione culturale Parnassius con la direzione artistica di Marco Pupella e Rosario Mazzola.
Tema della serata è “Miscellanea artistica castelbuonese”. Sul palco del Chiostro San Francesco saranno protagonisti della scena diversi artisti “indigeni”, autentiche eccellenze in vari campi della cultura e dello spettacolo.
Stefania Sperandeo, di indole poliedrica, inizia il proprio percorso artistico come attrice di prosa. Ha lavorato sotto la direzione artistica di Giuditta Lelio (dal 1991 al 1995 è scritturata presso la Compagnia Stabile “Teatro Lelio” di Palermo), Gigi Borruso, Salvo Tessitore, Marco Baliani, Nini Ferrara, Maurizio Spicuzza, Lia Chiappara e registi cinematografici quali Pasquale Scimeca. Per RAI TRE, nel 2009, ha preso parte alla fiction “Agrodolce” nel ruolo di Angela Agnello. Al suo attivo ha un’esperienza trentennale nell’ambito del teatro educativo e sociale e l’impegno per la musica popolare. E’ voce solista dell’associazione culturale di musica e tradizioni popolari “LORIMEST”, di Castelbuono realizzando numerosi spettacoli in tournée nazionali e internazionali oltre a collaborazioni musicali con Otello Profazio, Sara Cappello, Massimo Laguardia, Mario Incudine, Enrico Intra, Lucina Lanzara, Valeria Cimò. Ha presentato e condotto il “Festival di musica Jazz” a Castelbuono in diverse edizioni. E’ risultata vincitrice del Premio speciale Dedalo Festival “Salamone-Giunta 2010”, dedicato agli artisti impegnati nella musica popolare siciliana.
E’ stata insignita del riconoscimento “Cittadina del mondo anno 2015”, individuata dai “Cittadini del villaggio globale, cantiere di educazione alla pace ed alla mondialità” (L.V.I.A.), del “Premio Castelbuono 2017”, per il settore dell’arte e spettacolo e il premio “Esperonews 15 donne del Comprensorio Termini Cefalù Madonie anno 2020″. Nel 2011 è stata direttrice dell’istituzione comunale “Centro Polis” di Castelbuono, che in quella fase ha promosso la campagna di raccolta di testimonianze visuali del passato castelbuonese, istituendo un museo virtuale fotografico della memoria collettiva locale il MUVI.
Per “Castelbuono Teatro 2021” reciterà “La lupa”, la novella di Giovanni Verga dove la figura femminile è caratterizzata da una sessualità così estrema e animalesca da essere paragonata al diavolo o a una strega. Ammalia il povero Nanni, che non riesce a resisterle e cede alle sue tentazioni come se fosse sotto l’effetto di un incantesimo. Verga sceglie accuratamente le parole per descrivere la Lupa: usa molte metafore sessuali e diaboliche che rappresentano carattere e fisico della donna. L’uomo viene descritto come una vittima e la donna come una carnefice. Il soprannome che la comunità le affibbia la descrive proprio come una donna affamata di desiderio che vuol divorare l’uomo.
Secondo momento della serata di mercoledì 28 luglio al Chiostro San Francesco è quello con la musica ed il canto con Debora Marguglio, accompagnata al suono delle chitarre dal fratello Marco e da Giuseppe Barreca. La cantante inizia giovanissima ad avvicinarsi al mondo della musica. Approfondisce in seguito le discipline musicali e lo studio del canto lirico con vari maestri di fama internazionale. Ha svolto attività concertistica e interpretato diversi ruoli d’opera debuttando in teatri in Italia e all’estero. Marco Marguglio inizia lo studio della chitarra classica all’età di 7 anni con il maestro Sergio Leta e successivamente continua i suoi studi da autodidatta appassionandosi alla chitarra elettrica. Nel 2020 ha vinto il premio “Danilo Ciolino”. Giuseppe Barreca si accosta giovanissimo alla chitarra come autodidatta, dopo che il suo maestro di musica gli sconsiglia di continuare per gli scarsi progressi in ambito della teoria musicale (solfeggio). Continua quindi a suonare “ad orecchio” sviluppando sempre più questa capacità e inizia a suonare in diverse formazioni dal pop al folk, al rock fino a “sconfinare” nella musica classica. Si esibiranno eseguendo The seed (Aurora), Wish you were here (Pink Floyd), Runaway (Aurora), The house of the rising sun (The Animals) e Xanny (Billie Eilish).
Terzo momento artistico della ricca serata di mercoledì 28 luglio al Chiostro San Francesco è quello con Flavours Jazz Trio composto da Francesco Leo al piano, Antonio Leta alla batteria e Michele Mazzola al sax. I tre musicisti vantano numerose esperienze internazionali, tour in Italia e all’estero, nonché svariate incisioni discografiche. Il loro repertorio è composto da alcuni tra i più famosi standards Jazz americani, rivisitati e riarrangiati in modo del tutto personale dai tre musicisti. Un viaggio tra gli stili e i generi afferenti al mondo del jazz, un viaggio in cui l’improvvisazione la fa da padrona.