Si è chiusa una delle edizioni più belle delle Biennali di Scultura di Salgemma. Una biennale di artisti, operai e contadini, che ha
trasformato per due week end Borgo Raffo, a Petralia Soprana, in una piccola capitale d’arte e turismo.


È stata una delle più intense ed emozionanti biennali di sempre.
Scultura, geologia, Arte, visite guidate, musica, teatro, istallazioni
ed eventi speciali hanno contrassegnato gli ultimi due week end di borgo
Raffo, a Petralia Soprana, per la riapertura del Museo di Arte
Contemporanea Sottosale.
Le Associazioni Sottosale ed Arte e Memoria del Territorio ringraziano
la Italkali Società Italiana Sali Alcalini Spa , le direzioni regionale
e locale, e tutto il loro personale per l’eccezionale sforzo profuso nei
mesi scorsi per restituire alle Madonie questo splendente gioiello di
sale che ė il Macss.
“Una biennale di artisti, contadini ed operai” ha commentato il
presidente dell’Associazione Sottosale Carlo Li Puma “voluta per
sottolineare l’importanza, per tutto il territorio delle Madonie, della
riapertura del Museo di Sculture di Salgemma dentro la miniera
italkali”.
Grazie all’amministrazione comunale di Petralia Soprana nella persona
del sindaco Macaluso, all’Ente Parco delle Madonie ed al suo commissario
Salvatore Caltagirone, il Comune di Comune di Petralia Sottana.
Grazie agli scultori, Alibrio, Badolato, Bonino, Donnaloia, Macaluso,
Romme per aver accettato la sfida del blocco di sale e per averci
lasciato interessantissime opere che da domani saranno esposte nel nuovo
museo e a tutti gli artisti, attori, musicisti e esperti che hanno
arricchito il nostro programma.
Grazie anche alla Protezione civile, alla direzione didattica
dell’istituto Domina di Petralia Sottana per averci affiancato nel
progetto giovani educati ed appassionati. Grazie alle associazioni
locali Centro Studi U Rafu e Raffo Sport club, per aver dimostrato di
credere nel nostro progetto, così come i proprietari delle case del
borgo che hanno ospitato gli scultori.
Grazie a tutti i nostri collaboratori che con amore, ogni giorno, si
sono spesi perché questo evento prendesse vita.
E infine grazie a tutti voi che siete venuti a trovarci, da tutta la
Sicilia e anche dal resto d’Italia, grazie per averci dimostrato che i
valori dell’arte e della bellezza non conoscono limiti.
Infine il Commissario Caltagirone:
“Una storia che dura da 6.000.000 di anni che non possiamo fermare.
La miniera, col suo sale, in questi 15 giorni è diventata la punta di
diamante del nostro Geopark Unesco. Scultori di altissimo livello che si
sono spostati lungo il territorio grazie alle bici dell’Ente Parco delle
Madonie. Artisti di livello internazionale che hanno prelevato nelle
viscere della terra dei blocchi di sale e ne hanno fatto vere e proprie
opere d’arte. Le Madonie ancora una volta presenti sulla scena
internazionale.”