La strategia per lo sviluppo dei 26 comuni delle Madonie al centro di un incontro chiesto da Cgil Palermo, Spi Cgil Palermo e Camera del Lavoro Alte Madonie, che si è svolto oggi con il sindaco di Petralia Soprana Pietro Macaluso, nonché presidente dell’Unione dei Comuni dell’area interna delle Madonie.

    Oggetto del confronto, la strategia territoriale della Regione siciliana per gli anni 2021-2027 dell’area interna delle Madonie (Snai), finanziata con circa 40 milioni di euro del fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).

 

La strategia per lo sviluppo dei 26 comuni delle Madonie al centro di un incontro chiesto da Cgil Palermo, Spi Cgil Palermo e Camera del Lavoro Alte Madonie, che si è svolto oggi con il sindaco di Petralia Soprana Pietro Macaluso, nonché presidente dell’Unione dei Comuni dell’area interna delle Madonie.

    Oggetto del confronto, la strategia territoriale della Regione siciliana per gli anni 2021-2027 dell’area interna delle Madonie (Snai), finanziata con circa 40 milioni di euro del fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr).

    Il piano, elaborato da sindaci dei 26 comuni, che contiene progetti in ambito di sviluppo locale, servizi ecosistemici e servizi essenziali, deve essere consegnato alla Regione entro il 30 giugno.  

     “Il sindaco ci ha illustrato la strategia già definita ma abbiamo lamentato il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella fase di elaborazione – dichiarano Laura Di Martino, segretaria Cgil Palermo, Giuseppe Guarcello segretario Spi Cgil Palermo e Calogero Spitale responsabile Camera del Lavoro zonale Alte Madonie – Avremmo potuto far valere in quella sede i bisogni dei lavoratori, dei pensionati e delle fasce più deboli della popolazione, contribuendo a indirizzare le linee guida per la progettazione di azioni concrete per la strategia d’area”.

   Cgil Palermo, Spi Cgil Palermo e Camera del Lavoro zonale hanno chiesto al presidente dell’Unione dei Comuni, Pietro Macaluso, la valutazione della ricaduta dei progetti della programmazione d’area precedente, al fine di verificare la validità delle nuove linee strategiche adottate.

   “Come secondo punto – aggiungono Di Martino, Guarcello e Spitale  – abbiamo chiesto l’istituzionalizzazione del processo di partecipazione che veda protagoniste le organizzazioni sindacali insieme ai ‘portatori di interesse’ del territorio. E, inoltre, l’integrazione della strategia territoriale con la progettazione del Pnrr e delle altre linee di finanziamento europeo, nazionale e regionale e con la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale. Abbiamo ricevuto dal presidente dell’Unione dei comuni delle Madonie – aggiungono i sindacalisti –  la disponibilità ad avviare la fase di concertazione come richiesto. Il sindacato intende essere parte attiva della strategia di valorizzazione delle aree interne delle Madonie, convinti delle potenzialità di sviluppo di questi territori, ricchi di un patrimonio naturale e culturale inestimabile che valorizzato creerebbe occupazione”.

, elaborato da sindaci dei 26 comuni, che contiene progetti in ambito di sviluppo locale, servizi ecosistemici e servizi essenziali, deve essere consegnato alla Regione entro il 30 giugno.  

     “Il sindaco ci ha illustrato la strategia già definita ma abbiamo lamentato il mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella fase di elaborazione – dichiarano Laura Di Martino, segretaria Cgil Palermo, Giuseppe Guarcello segretario Spi Cgil Palermo e Calogero Spitale responsabile Camera del Lavoro zonale Alte Madonie – Avremmo potuto far valere in quella sede i bisogni dei lavoratori, dei pensionati e delle fasce più deboli della popolazione, contribuendo a indirizzare le linee guida per la progettazione di azioni concrete per la strategia d’area”.

   Cgil Palermo, Spi Cgil Palermo e Camera del Lavoro zonale hanno chiesto al presidente dell’Unione dei Comuni, Pietro Macaluso,( nella foto)la valutazione della ricaduta dei progetti della programmazione d’area precedente, al fine di verificare la validità delle nuove linee strategiche adottate.

   “Come secondo punto – aggiungono Di Martino, Guarcello e Spitale  – abbiamo chiesto l’istituzionalizzazione del processo di partecipazione che veda protagoniste le organizzazioni sindacali insieme ai ‘portatori di interesse’ del territorio. E, inoltre, l’integrazione della strategia territoriale con la progettazione del Pnrr e delle altre linee di finanziamento europeo, nazionale e regionale e con la riorganizzazione della rete di assistenza territoriale. Abbiamo ricevuto dal presidente dell’Unione dei comuni delle Madonie – aggiungono i sindacalisti –  la disponibilità ad avviare la fase di concertazione come richiesto. Il sindacato intende essere parte attiva della strategia di valorizzazione delle aree interne delle Madonie, convinti delle potenzialità di sviluppo di questi territori, ricchi di un patrimonio naturale e culturale inestimabile che valorizzato creerebbe occupazione”.