C’è un futuro pieno di aiuti e servizi per i bambini e i ragazzi con deficit neuro-evolutivo. E Cefalù è città che si sta impegnando da questo punto di vista in prima fila.È quanto emerge dal convegno “Le disabilità neuro-evolutive: prospettive per un mondo più inclusivo” tenutosi al teatro Salvatore Cicero, nella cittadina delle Madonie.

     Per il sindaco di Cefalù Daniele Tumminello «Da questo convegno si fa il punto sul tema delle disabilità neuro-evolutive con un occhio al futuro, con politiche e azioni da mettere in campo. Stiamo veicolando i finanziamenti per dare mezzi e strumenti e aiutare le famiglie con soluzioni come i caregiver, i trasporti e attrezzare luoghi per svolgere attività al chiuso e all’aperto. Lo scopo è ridurre il disagio».



     Per l’assessore alle Politiche sociali e alle pari opportunità del Comune di Cefalù Laura Modaro «il Comune sta promuovendo diversi progetti sulla base dei piani di zona: supporto di assistenza domiciliare ed educativa, integrazione di figure della neuropsichiatria nel lavoro domiciliare, progetti individuali rispetto ai minori, lavori di riabilitazione, supporto per le abilità sociali e inclusive con problemi di disturbo dello spettro autistico. Tutte attività importantissime di riabilitazione e supporto alle abilità e col tempo a un possibile inserimento lavorativo».

Presente anche l’assessore regionale alla Famiglia Nuccia Albano che ha tenuto a sottolineare che «La necessità di lavorare sull’inclusione sociale delle persone disabili non è mai stata così imperativa come in questi ultimi anni, nei quali l’emergenza sanitaria da Coronavirus ha ulteriormente aggravato le diseguaglianze preesistenti. L’assessorato continuerà a prestare massima attenzione al tema della disabilità, con la consapevolezza che nella fattispecie della disabilità sensoriale, occorre un coinvolgimento maggiore della scuola, dall’età infantile a quella adolescenziale. È fondamentale che i soggetti, che a vario titolo operano al suo interno, abbiano a disposizione tutti gli ausili necessari a far acquisire ai minori oltre che un’istruzione anche un certo livello di autonomia».

Tra gli interventi quello del preside Pino Simplicio ed anche quello di Giuseppe Battaglia, professore associato in Metodi e didattiche delle attività sportive dell’Università degli Studi di Palermo, che ha sottolineato che «esistono delle implicazioni delle attività sportive per includere i bambini e gli adolescenti affetti da capacità neuro-evolutive sia in ambito scientifico che metodologico e didattico. Si fa attraverso la formazione dei tecnici e attraverso la divulgazione scientifica».

Per Maurizio Fascella, direttore del Centro studi Aurora «è importante essere attenti e sensibili per tutto ciò che riguarda le disabilità. Noi siamo un centro di formazione professionale, accreditato per svolgere percorsi con operatori Asacom, assistenti all’autonomia e alla comunicazione e fare in modo che svolgano il loro lavoro nelle scuole».