Oggi un volantinaggio per le strade di Cefalù e sabato l’assemblea distrettuale dei lavoratori e dei pensionati del distretto di Cefalù a sostegno della Costituzione e del diritto alla salute, in vista della manifestazione nazionale della Cgil a Roma il prossimo 24 giugno. L’iniziativa dal titolo “I bisogni di salute, i diritti negati. Tracce per un profilo di comunità” si terrà alle ore 17 presso la Camera del Lavoro di Cefalù, in via S.M.C. Tomasini.


L’assemblea sarà occasione di confronto con lavoratrici e lavoratori e con la cittadinanza sulle proposte che la Camera del Lavoro di Cefalù e lo Spi Cgil Palermo presenteranno ai prossimi tavoli di negoziazione distrettuale sui temi della salute e dell’integrazione socio sanitaria, frutto dell’attività svolta nell’ambito del progetto “Rete solidale” avviato lo scorso anno insieme al Coordinamento delle politiche territoriali e socio sanitarie della Cgil Palermo e al sindacato dei pensionati.
Nel corso dell’assemblea verrà presentato un profilo di comunità del distretto socio sanitario 33, utile a far emergere i bisogni socio sanitari del territorio e a raccogliere i contributi dei partecipanti all’incontro.
“La Camera del Lavoro di Cefalù è da tempo impegnata a garantire il diritto alla salute dei cittadini – dichiara Filippo La Mantia segretario della Camera del Lavoro di Cefalù – La raccolta partecipata di informazioni sociosanitarie, quantitative e qualitative, del distretto n. 33, già effettuata, e l’analisi dei dati costituiscono una solida base per la contrattazione territoriale. Vogliamo continuare a fornire ai cittadini, alle realtà associative del distretto, alle istituzioni un contributo utile e fattivo per un processo virtuoso che possa dare risposte concrete ai bisogni di salute dei cittadini”.


“Il diritto Costituzionale alla salute è ormai messo in dubbio dal continuo depauperamento degli operatori e delle strutture della sanità pubblica, in un sistema in cui vige già l’autonomia differenziata – dichiara Giuseppe Guarcello (foto) segretario dello Spi Cgil di Palermo, che chiuderà l’assemblea – Abbiamo 21 sistemi sanitari regionali diversi, con quelli del Meridione al collasso, e in gran parte privatizzati, in cui per esempio il 60,4 per cento dell’ assistenza specialistica ambulatoriale, l’84 per cento dell’assistenza territoriale domiciliare, il 78,2 per cento dell’assistenza riabilitativa vengono erogate da privati mentre si muore per le liste d’attesa. E’ arrivato il momento di dire basta”.