Arriva al lettore come una carezza, un suono gentile e familiare “gioia mia” l’ultimo libro di Tea Ranno  per l’edizione Mondadori.Gioia mia,  è un romanzo che parla di amicizia, tra donne, come dice la stessa autrice “amiche che si sono fatte pane di amurusanza.

Amurusanza è un termine che Tea Ranno usa per indicare la tenerezza, la benevolenza, la forza dell’amore e delle cose belle, quella forza che diventa poesia, con la quale è possibile tentare di cambiare il mondo, ingentilirlo.

Ancora una volta protagonista del romanzo è una donna, Luisa Russo, che riceve in dono dal marito Carmine una vecchia proprietà ormai ridotta a nulla, appartenuta alla sua famiglia d’origine e a legami fortissimi, impressi come chiodi nel cuore.

Quella terra abbandonata era stata battezzata “pietre perse”, una collina un tempo fiorente trasformata dall’incuria, dagli eventi atmosferici, acqua , vento e dalle unghiate del tempo.

Per Luisa sarà una sfida, il desiderio di riportarla all’antico splendore e per fare questo investirà del denaro , tutto quello guadagnato nella gestione di un ristoranteche gestisce con delle amiche.

Carmine il marito, non avrebbe mai immaginato che quel dono, sarebbe stata la sua rovina, si sentirà infatti trascurato e non più considerato come uomo e capo famiglia, cominceranno cosi le prime discussioni tra i due, le incomprensioni di sempre che diventano incolmabili.

Luisa sente dentro di sé una nuova energia, un ebbrezza un desiderio di ricongiungersi con i ricordi belli,.metterà in gioco tutte le sue risorse ed energie per riuscirci, aiutata dalle sue preziose amiche che tesseranno attorno a lei trame di solidarietà.

Ma ancora una volta come nei libri dell’autrice, l’invidia, la cattiveria tentano di insinuarsi, offuscando la felicità dei suoi protagonisti, cosi il terreno che Luisa stà risistemando e a cui ha voluto dare il nome di Castidda, verrà presa di mira da speculatori  dell’edilizia, Luisa dovrà con tutte le sue forze tenere lontano il male, ostacolata anche dal marito che preferirebbe i soldi dei papabili acquirenti.

Questo stress non lo reggerà a lungo e finirà per sentirsi male, sarà ricoverata e per un po’ “dormirà un sonno” che poi lei stessa dirà, sarà un sonno riparatore.

Molte cose accadranno durante la sua degenza in ospedale .Al suo risveglio miracoloso, Luisa scoprirà che il marito durante il suo “sonno” aveva tentato di avvicinarsi ai papabili acquirenti della Castidda, non curando i desideri di Luisa.

Luisa uscirà più forte di prima, metterà ordine finalmente nella sua vita , una vita nella quale aveva fatto forse troppi compromessi e molti sbagli, ripercorrerà alcuni momenti salienti della sua esistenza, darà finalmente un nome a dolori sordi che da troppo aspettavano di essere portati alla luce e riparati, scoprirà un nuovo sentimento d’amore fatto di comprensione e tenerezza.

Tutto il romanzo è carico di passione e intensità, le scene sono incredibilmente lucide, raccontate con una forza che la Ranno sa esprimere bene, leggere questo libro è un immersione nei sentimenti forti dell’esistenza umana, ancora una volta risce a coinvolgere il lettore graffiando le tele dell’apparenza per fare uscire la vita vera e i sentimenti che ci rendono vivi.

Buona lettura in una cornice siciliana che ci piace tanto, perchè è femmina ed è una “femmina forte” e che profuma di buono.