Con garbo e pacatezza il presidente Musumeci ha incontrato la stampa nel discorso di fine anno, per fare il punto di questi brevi mesi di legislatura. Sembra che niente sia stato fatto, ma sono state gettati le basi per migliorare un sistema che sin d’ora ha dato frutti inaspettati a tanti siciliani. Niente crisi e niente allarmismi ma, si è chiesto soltanto di aver un po’ di pazienza e, di non attendersi miracoli a cui non si è certamente attrezzati …. Due anni , il minimo per avere delle realtà diverse e tempi che giustamente devono rispettare il periodo per “aggiustare” i conti siciliani che tanto fanno discutere. Il caso Figuccia dopo l’uscita di scena, a voce del Presidente , non impedirà l’andare avanti in un contesto in cui la quadratura e l’unione deve essere il punto di partenza per tutti, visto che non c’è nessun problema nemmeno con il suo partito dio riferimento, con delega momentaneamente nelle sue mani e che quanto prima sarà sostituito con tempi e modi che non impediranno la problematica in atto.
Un discorso a 360° che comprende il settore dei disabili, a cui non verranno sospesi i fondi, con l’assessore alla salute che cercherà di capire e studiare possibili scenari per non abbandonare e ripetere scioperi e incomprensioni dello scorso anno, e mantenere le promesse e i discorsi fatti da Pif, con gli interlocutori del passato governo. Sui Forestali ci sono i fondi, già stanziati per anticipare la messa in servizio, ed evitare gli incendi dello scorso anno. Saranno effettuate le rotazioni dei dirigenti nei singoli uffici di appartenenza dell’orbita regionale, per valutare al meglio chi sostituire o meno. Chiaro e conciso Musumeci nel suo discorso, senza interruzioni e senza la possibilità di ribattere da parte della stampa e nemmeno interventi da parte dei suoi assessori al ramo.
L’invito da parte di tutti di ritrovare un entusiasmo abbandonato , a cui loro stessi faranno tappa nei vari Enti e strutture, come la Motorizzazione,Arpa,Ispettorato Agrario e le varie Asp,appena la possibilità lo consente in un faccia a faccia con la realtà e con quei problemi che tutti vogliono risolvere. Le elezioni nazionali del 4 Marzo non daranno la possibilità in questo periodo di confrontarsi con il governo centrale, impegnato nel da farsi per portare avanti il mandato scaduto, quindi un’attesa generale per colpe non imputabili alla loro volontà e le interlocuzioni con Roma.Alla fine,n brindisi di fine anno, a cui tutti devono guardare per cambiare quanto prima senza dimenticarsi di tanta gente che soffre lontano dai propri cari e dalle proprie famiglie, e da situazioni che non tutti conoscono !