Come visto da un articolo pubblicato oggi da BlogSicilia e riportato su ForestaliNews http://www.forestalinews.it/forestale-spese-benzina-attrezzi-alterati-la-denuncia-del-senatore/, si iniziano a vedere le prime crepe, crepe che qualcuno ha deciso di mettere sul tavolo e dichiarare come stanno realmente le cose. Chi non ha visto nei cantieri forestali così come in tanti altri uffici o posti pubblici, magagne che accompagnano tutto il sistema, purtroppo…. Cosi come lo pensiamo ?
Si pensa sempre di insabbiare o far finta di non sapere o non vedere, ma quando poi tutto si tira fuori o qualcuno “canta”, sembra che qualcuno cada dalle nuvole o fa finta di non sapere…. Gli sperperi ci sono sempre stati in tutti i settori, ma sentir parlare del prezzo della benzina per gli attrezzi forestali a 4,50€ al litro o gli stessi decespugliatori pagati a prezzi da capogiro certamente tutto questo fa riflettere in ottica presente,passata e futura visto le difficoltà che si rincontrano ad effettuare le giornate lavorative per i singoli operai.
Il detto dice “chi è al marcato mangia ricotta” e certamente questo è il risultato di chi gestisce all’ombra il sistema che non è andato avanti più di tanto anzi, sempre più indietro e visto le enormi spese messe in campo sin d’oggi e dove purtroppo non si sono avuti gli aspetti desiderati o aspettati. Gara d’appalto per l’acquisto di decespugliatori o motoseghe fatte su misura con sperpero di prezzi e quantità che lasciano a desiderare. IL senatore Campanella ha voluto mettere in chiaro questa situazione,visto che manca colui che deve controllare o magari e il complice di un sistema ridotto al lumicino che rispecchia la luce solo per alcuni, mentre la oscura agli operai che, seppur immaginando non possono mettere lingua in merito, ma capire che i soldi sono solo per alcuni, e qualcuno al di sopra delle parti regna e vige come meglio vuole.
Forestali beffati e martoriati da chi li gestisce ma come nelle migliori famiglie prima o poi tutto viene a galla ma purtroppo alla fine se qualcuno deve pagare è sempre il piccolo e cioè l’operaio che vive in un sistema che vige da anni con una gestione adattabile a tutti coloro che non vogliono il bene del comparto ma quello delle proprie tasche che si gonfiano come i meloni.
Dirigenti che non capiscono il male che fanno al sistema non mettendosi nei panni di chi si alza per portare il pane a casa, non per riscaldare la poltrona, quella poltrona che hanno avuto tramite raccomandazione, altro che concorso e/o per meriti suo campo. Diritti su lavoratori così come alle casse regionali che manovrano a loro piacimento e al loro sistema gonfiando i conti, pur sapendo che per reperire quei fondi si sono tolti soldi a un’altra categoria di lavoratori o raschiando il barile ancor di più di quello che ci si possa attendere.
Ma come si fa ad andare avanti con questi elementi ?
Antonio David – Forestalinews