Il Prof. Castello Gaetano, figlio di Giovanni e di Iuppa Maria nasce a Geraci Siculo il 15 febbraio 1926. Frequentò a Geraci le scuole elementari con un maestro che lo educò con rispetto alla solidarietà, alla democrazia, ai diritti civili, valori che lo accompagnarono per tutta la sua vita. A Palermo frequentò la scuola media e poi il Liceo Scientifico, superando la Maturità brillantemente e con il massimo dei voti. Ebbe spesso contatti con il professore Giacomo Albanese, (zio paterno), cattedratico di Geometria Algebrica a Pisa. Si iscrisse inizialmente alla facoltà di Ingegneria presso l’Università agli Studi di Palermo, ma la morte prematura del padre lo indusse a rallentare il corso degli studi e ad impartire lezioni private. Questa esperienza è stata determinante per le sue scelte future: aveva compreso che il suo obiettivo primario era l’insegnamento; decise di cambiare facoltà, quindi chiese e ottenne il passaggio alla facoltà di Matematica e Fisica (dove conobbe la moglie Antonietta Franzone nata a Caltanissetta).

Conseguita la Laurea insegnò per 7 anni a Vittorio Veneto, dopo l’abilitazione si trasferì alla Scuola Media G. Verga di Caltanissetta, fu vice preside e per alcuni anni preside incaricato: l’onestà intellettuale, la competenza, la professionalità, la capacità di comprendere e valutare fecero di lui, non solo un professore esperto nelle materie scientifiche, ma un “Maestro di vita”. Competenza, professionalità, capacità subito si misero in evidenza nel Prof. Gaetano Castello, uomo con la passione politica che intendeva come servizio. Fu invitato da autorevoli esponenti del Partito Comunista a presentarsi come Consigliere Comunale di Caltanissetta, accettò e fu eletto per ben due volte, si guadagnò grande riconoscenza da parte della popolazione, per l’impegno nei confronti delle classi meno abbienti. L’insegnamento, la scuola e la politica furono una passione che lo hanno accompagnato per tutta la vita, fu inoltre eletto Consigliere Provinciale. Grazie al suo impegno civile e sociale sempre vivo nel tempo della sua esistenza, il legame si rafforzava piuttosto che affievolirsi a causa del tempo. A Caltanissetta generazioni di studenti si sono formati al suo insegnamento della Matematica e lo conoscevano tutti a tal punto che lo chiamavano Maestro, non solo di Matematica e Fisica ma anche di umanità.

Il Fatto Nisseno quotidiano della Città di Caltanissetta in data 16/01/2015 con la collega Fiorella Falci usciva con un titolo sul giornale che ha sensibilizzato i tanti “Lutto in città. Ci lascia Gaetano Castello”. “Il Principe rosso della Scuola Nissena”. “Se i grandi avvocati sono Principi del Foro, un grande docente come Gaetano Castello è stato senza dubbio un Principe della cattedra, prestigioso docente del Liceo Scientifico Nisseno, elegante ed arguto nel portamento e nel tratto, principesco nella profondità delle sue competenze professionali, che riusciva a comunicare ai suoi studenti con cartesiana chiarezza e distinzione, rendendo digeribile, con un po’ di attenzione, anche le astruserie più vertiginose della sua disciplina”. Così si esprimeva la collega. Ed ancora un uomo di grandi passioni, lo sport, la politica sempre dalla parte degli ultimi, comunista da sempre. Gli avversari gli hanno sempre riconosciuto la correttezza, l’onestà intellettuale e il disinteresse nell’impegno politico. Amava con entusiasmo la bellezza della terra siciliana, suoi panorami, le numerose opere architettoniche, soprattutto amava la terra madonita, Geraci dove era nato, la sua gente ed il paese con il fascino per il lavoro, la modestia fino all’umiltà, e con la quale intesseva affettuosi rapporti. Indimenticabile, le partite a carte presso il circolo degli artigiani di Geraci, la mia presenza e partecipazione per lui era fondamentale perché riusciva spesso a vincere su di me, motivo di soddisfazione per lui, rendendo il risultato un piacevolissimo e simpaticissimo dialogo con tanta allegria per noi e per i presenti che assistevano, manifestando inoltre un savoir faire indimenticabile. “Era ostile nei confronti degli improvvisatori disordinati, degli affaristi, dei mafiosi che spesso impedivano la corretta attenzione nei confronti del bene comune. Era un credente capace di attribuire alle giuste posizioni della Chiesa un cammino opportunatamente comune per dare giuste risposte alle domande di civiltà che venivano avanzate”. Queste erano alcune frasi e parole pronunciate dall’Onorevole Mario Arnone in occasione dei funerali del Prof. Castello Gaetano sul sagrato della Chiesa di San Pietro a Caltanissetta.
Di recente il 28/04/2017 al Prof. Castello che ha servito per tanti anni con grande competenze professionale rigore morale e dedizione, gli hanno intitolata l’Aula Digitale, di laboratorio della Scuola A. Volta di Caltanissetta.
La memoria bisogna tutelarla, preservarla, recuperarla, per quanto possibile, mettendo in evidenza chi ha contribuito e migliorato la nostra storia ambientale che va diffusa per le nuove generazioni.
Giacomo Miriana