“Nello stesso giorno in cui a Palermo gli studenti di tutto il paese, istituzioni internazionali, il mondo del lavoro e delle imprese saranno accanto alla Fondazione Falcone, qualche cieco burocrate del Ministero dell’Istruzione ha ignorato l’importanza che per l’Italia intera rappresenta  la data del 23 maggio e la volontà di tutto il mondo della scuola di partecipare alle celebrazioni, fissando la data del concorso per Dirigenti Scolastici il giorno del XXXII anniversario della strage di Capaci. Da 32 anni  il 23 maggio è un giorno sacro per la memoria e di impegno civile nel quale ricordare e onorare la memoria di Giovanni Falcone e di sua moglie Francesca, degli agenti di polizia uccisi con loro, di Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia.

Affermare che solo 2.400 docenti siciliani su un totale di 24.000 non potranno partecipare e’ una imperdonabile leggerezza: tutti devono avere la libertà di seguire in quel giorno il proprio cuore e le proprie emozioni. Ringrazio tutti coloro i quali si sono sollevati davanti a questo atto  di distrazione, prima tra tutti la Presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo che ha giustamente chiesto il rinvio o lo spostamento ad altra data delle prove e mi auguro che i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione che hanno creato questo divario culturale tra Ministero, scuole e società civile tornino immediatamente sui propri passi”.

Così Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone, sulla notizia della scelta del Ministero dell’Istruzione di fissare in tutta Italia la fase preselettiva del concorso per dirigenti scolastici in data 23 maggio.