Non è utopico immaginare uno scenario “bello e possibile”. Quando il sole sorge, il primo a salutarlo è il gallo con il suo canto vigoroso. L’immaginazione del galletto (che nella nostra borgata non si sente più cantare), ha dato spazio alle voci che hanno intonato brani caratteristici lungo le vie di Finale. Dunque, la borgata, si è svegliata con la melodia della musica, e, una volta destata, ha dato inizio alla celebrazione della Sagra dell’Ulivo: L’immaginazione si è trasformata in realtà.

Il primo giorno ha avuto come protagonisti i bambini della Scuola dell’infanzia e della Scuola primaria guidati da Giovanna Garbo, Giusy e Graziella Cipriano dell’Associazione “Sulle ali del mondo”.  La scolaresca si è radunata nel Parco Urbano per poi percorrere, con il “piedibus”, i vialetti del giardino “Primoamore” (che io chiamo “il viale degli ulivi”), per visitare e prendersi cura degli alberelli piantati nel 2021.

I diversamente giovani  Proff. Lucio Vranca e Giovanni Marchese, testimoni sin dalla nascita della Sagra, circondati dagli alunni, con toni di voce solenni e una certa teatralità, hanno raccontato ai piccoli allievi, come e quando è nata la Sagra dell’ulivo a Finale. Dopo di ciò, il Sig. Marco Giambelluca ha dato vita al laboratorio per la realizzazione dell’antico sapone mollo partendo dall’olio quale materia prima. Gli occhi sgranati dei bambini hanno dimostrato di gradire l’eccellente momento culturale.  

La mattinata si è conclusa con la degustazione  di pane e olio curata da Mariella Genchi e Sara Rampulla.

Nella simpatica scena non poteva mancare il Prof. Giacomo Di Marco che, con la sua macchina fotografica, ha immortalato i vari momenti  alla scopo di perpetuare nella memoria degli uomini.

Il pomeriggio della stessa giornata, partendo dal Parco Urbano, un altro momento, che io definisco “Passeggiata  folkloristica dei cavalli”, è stato caratterizzato dalla sfilata equestre grazie all’ADS “Cavalieri della Valdemone”. Le strade, i balconi erano pieni di curiosi che applaudivano il portamento dei cavalli guidati da cavalieri esperti. Consapevole delle difficoltà e dell’impegno nell’organizzare la sfilata equestre, Franco Ciolino ha mostrato di nutrire amore, passione e competenza  nell’organizzazione di un evento che, ormai, si ripete da molti anni.

A testimoniare quanto esposto e quanto si è fatto nell’arco dei cinquant’anni, il pomeriggio dell’11 novembre è stato presentato il libro “La Sagra dell’Ulivo, cinquant’anni di storia” del sottoscritto. Un lavoro certosino attento e veritiero che racconta tutte le festività sin dalle origini.

Detto questo mi sento di dire che gli interventi degli Amministratori locali, il Sindaco Dott. Pietro Musotto, il minisindaco Gabriele Vranca, l’Ass. alla P.I. Giuseppe Scialabba, il Presidente del Consiglio Dott. Giuseppe Sarrica, il Parroco Don Alessio Corradino e dei luminari del settore, hanno impreziosito la cerimonia. L’eccellente conduttrice, Prof.ssa Antonella Cancila Dirigente dell’I.I.S.S. Jacopo del Duca – Diego Bianca Amato di Cefalù, ha condotto la serata in maniera impeccabile presentando i vari relatori ospiti:

  • Dott. Andrea CAMMARERI Imprenditore Agricolo e Commercialista, ha parlato delle Proprietà Organolettiche dell’olio
  • Dott. Giuseppe DI NOTO – Funzionario Tecnico, ha fatto conoscere, con le immagini, gli ulivi monumentali nel territorio di Pollina.
  • Dott. Pippo RICCIARDO DirigenteAssessorato Regionale dell’Agricolturaha affrontato il tema della classificazione dell’olio d’oliva Perché dobbiamo saper assaggiare l’olio di oliva”?. Dopo il superlativo e stupefacente intervento ha concluso gli interventi offrendo l’assaggio di pane ed olio ai presenti.
  • L’intervento dell’autore ha spostato l’attenzione dei presenti sul ruolo delle donne durante la raccolta delle olive. Non poteva mancare l’omaggio finale dedicato alle donne sotto forma poetica, dedica che ha commosso i presenti. 

     A seguire è stata aperta la mostra fotografica “ALBERO DI PACE” di Ninita Kalinovà. Credo sia giusto affermare che l’arguto modo di analizzare dell’artista Kalinovà, abile nel saper leggere nell’anima dell’albero, mette ognuno di noi in condizione di capire quanto sia forte il rapporto vitale tra l’albero e l’uomo, fatto inspiegabile ma reale.

In serata, “La notte verde” green e music – musica live show con la band skaricamu di Lucio  Cassarà e la distribuzione delle olive.

La domenica successiva ha avuto inizio un altro momento tradizionale: la Santa messa celebrata dal Parroco Don Alessio Corradino con la partecipazione  delle autorità locali. Alla celebrazione eucaristica è seguita la benedizione delle piantine d’ulivo (regalate da Maurizio Madonia), consegnate, dal Sindaco Dott. Pietro Musotto,  ai bambini nati nell’arco dell’anno. Nel frattempo i bambini del gruppo folkloristico “I Saracini” guidati da Mariella Genchi, intonava canti tradizionali inerenti alla festa.

Nel pomeriggio il raduno e la sfilata dei gruppi folkloristici e dei carri allegorici. La ricchezza dei canti, dei brani musicali e lo splendore dei colori dei gruppi folkloristici, hanno arricchito le strade di Finale. Erano presenti: il Gruppo dei bambini locali “I Saracini” guidati da Mariella Genchi,” L’eremo” di San Mauro C/de accompagnati da Santina Pedivillano e i “Viginti millys” di Lascari guidati da Rosanna Di Giorgio.

Particolare attenzione è stata rivolta al carretto siciliano con alla guida Franco Ciolino. Il carretto, divenuto simbolo della Sicilia, ha destato una forte curiosità per la preziosità delle costruzioni: vera opera d’arte itinerante. “Talia quantu è bieddu u carrettu cu giummu” (Guarda quanto è bello questo carretto con il pennacchio” (una espressione spontanea di meraviglia).

Dopo la sfilata sono stati premiati i vincitori del concorso grafico-pittorico dell’I.C. Pollina San Mauro D/de. Ecco i vincitori:

CLASSE PRIMA, SAN MAURO C/DE: 1^ Classificata Carlotta Scialabba,  2^ Classificata Luisa Colantoni, 3° Classificato Francesco Zito

CLASSE SECONDA, SAN MAURO C/DE:

1° Classificato Luca Noce, 2^ classificata Erika Colantoni,

3° Classificato Angelo Garofalo

CLASSE TERZA, SAN MAURO C/DE:1^ Classificata Gaia Maccataio, 2^ Classificata Sofia Marasco, 3^ Classificata Giusy Petrulli Villanti

CLASSE PRIMA, POLLINA:1° Classificato Francesco D’Alessandria, 2^ Classificata Giuliana Di Noto, 3^ Classificata Asia Longo

CLASSE SECONDA, POLLINA:1^ Classificata Angelica Giambelluca, 2^ Classificata Helena Cayaccioli, 3° Classificato Manuel Collosi

CLASSE PRIMA, FINALE:1° Classificato Giuseppe Candino, 2^ Classificata Flavia Di Noto, 3^ Classificata Rachele Maria Castiglia

CLASSE SECONDA, FINALE:1^ Classificata Ginevra Sferruzza, 2° Classificato Mauro Macaluso, 3^ Classificata Beatrice Cardinale

CLASSE TERZA, FINALE:1° Classificato Gabriele Vranca, 2^ Classificata Noemi Fazio,

3° Classificato Flavio Provenzano

La serata è stata caratterizzata dalla distribuzione gratuita della pasta “alla finalara” a cura dell’Associazione “L’Approdo”. Ha concluso la serata gastronomica l’Associazione “I Saracini” con la distribuzione del pane, le olive, altre leccornie e un bicchiere di vino locale.

Il panificio Nicolosi, che l’anno scorso ha presentato il filoncino più lungo del mondo destando meraviglia e curiosità, ha battuto il record raggiungendo la misura di 20 metri. 

Per concludere è giusto sottolineare che la Sagra dell’Ulivo è una tradizione che risale al 1973, quando alcuni abitanti di Finale con a capo l’ideatore Mimmo Ventimiglia, decisero di organizzare una festa per ringraziare la terra per il suo dono, per valorizzare la cultura e l’identità del territorio. Da allora, la manifestazione  tradizionale, che risulta essere “La festa autunnale più bella e remota del Parco delle Madonie”, si è ripetuta ogni anno, diventando un appuntamento fisso per gli amanti dell’olio, della natura e del folklore.

La magia della Sagra è quella di esprimere il legame tra l’uomo e l’ulivo, un albero simbolo di pace, saggezza e longevità, che sin dalle sue origini accompagna la storia, la vita di Finale e di tutto il territorio pollinese.

   Lucio Vranca

Servizio fotografico: Giacomo Di Marco e Lucio Vranca