Un sistema bibliotecario integrato ed efficiente. È questo l’obiettivo del disegno di legge presentato all’Assemblea regionale siciliana dagli onorevoli Valentina Chinnici e Fabio Venezia, e sottoscritto da tutti i deputati del gruppo parlamentare del Partito democratico.
“La mancanza di una disciplina di settore – si legge nella relazione del ddl – ha pesanti ricadute sui servizi bibliotecari siciliani, che risentono di una cronica pesante scarsezza di risorse finanziarie, di organici composti prevalentemente di personale privo di alcuna formazione professionale, di spazi inadeguati alle funzioni, di patrimoni documentari spesso non aggiornati o costituiti senza una corretta politica di sviluppo delle raccolte. Una conseguenza di ciò è il dato che la Sicilia, tra le regioni italiane, è tra quelle che hanno la percentuale più bassa di lettori: oltre la metà dei residenti dichiara di non aver mai letto, né nel tempo libero, né per motivi professionali o scolastici, né di aver avuto tra le mani alcun genere di libri”.
“Con questo provvedimento – spiega Chinnici – elaborato con il prezioso supporto della Sezione Sicilia dell’Associazione Italiana Biblioteche e presentato in occasione di una importante iniziativa in ARS con Antonella Agnoli, una delle maggiori esperte nazionali e internazionali del settore, anche la Sicilia avrà una norma organica di settore che stabilisce criteri organizzativi, gestionali e finanziari”.
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