Dalle visite d’autore condotte da scrittori, archeologi o esperti amministratori, alle ville sontuose e ai palazzi nobiliari che aprono per l’occasione, ai tesori ritrovati o da ritrovare.  L’ultimo weekend delle Vie dei Tesori Palermo e Catania – sempre con il supporto di UniCredit come main sponsor, e in collaborazione con Poste Italiane –  sarà una vera maratona per luoghi, esperienze, laboratori, visite guidate d’autore. Sarà difficile scegliere, e parecchie esperienze sono già sold out da tempo: come le visite condotte da Pasqualino Monti al “suo” Molo trapezoidale di cui narrerà lo straordinario recupero, mentre c’è ancora qualche posto per il racconto a due voci appassionate – quelle dello storico Salvatore Savoia e dell’archeologa Elena Pezzini – alla scoperta del vicino Castello a Mare di cui sono finalmente riaffiorati i bastioni. La settimana scorsa è stata un grande successo: Francesca Maccani ritorna anche questo weekend, domenica alle 11, per far risvegliare ancora una volta le “sigaraie” della ex Manifattura Tabacchi; tante voci dal passato che la scrittrice ha condensato nel libro “Donne dell’Acquasanta”.

Sold out invece il percorso che la direttrice Caterina Greco condurrà tra dei e dee che sbucano dai reperti del Museo Salinas; e anche la narrazione di Dario Piombino Mascali, mummiologo tra le mummie dei Cappuccini, anche se presto verranno aggiunte date extra festival. E per restare in tema, ecco che nella settimana in cui si ricordano i defunti e con il supporto della Città Metropolitana di Palermo, si aggiungono alle catacombe di Porta d’Ossuna, anche quelle di Villagrazia di Carini, secondo sito più visitato del festival nel borgo alle porte di Palermo

Apriranno questo fine settimana l’imponente basilica della Magione con il suo chiostro normanno, che conduce a ciò che resta dell’antico monastero cistercense; dove invece si può scoprire una mostra sulla sterminata collezione degli antiquari Tschinke-Daneu, curata dalla storica Maria Reginella e dalla restauratrice Anna Tschinke.  Risalendo oltre i Quattro Canti – dove il diruto Palazzo Costantino sarà visitabile fino alle 21 e chiuderà “virtualmente” il festival, oltre ad essere finora il luogo più amato – si scopre la scala del Giachery a palazzo Ex Ministeri di cui è in corso il restauro.

Fuori dai quattro Mandamenti, ecco le residenze: Villa Whitaker con la sua storia straordinaria che ruota attorno alla famiglia inglese che scelse la Sicilia; si visiteranno le sale ancora arredate, per poi assaggiare un delicato e storico Marsala della Cantine Duca di Salaparuta. Venerdì ultima occasione per visitare il Villino Florio, il tripudio liberty firmato da Ernesto Basile; domenica apre la sontuosa Villa Niscemi con il suo parco; Villa Boscogrande che fu set del Gattopardo e a Mondello, la particolare Villa La Pompeiana con le sue storie misteriose. Si ritorna all’aeroporto di Boccadifalco che lo scorso weekend è stato “invaso” per la festa dell’Aeronautica, e che propone due diversi percorsi alla scoperta dei bunker della Seconda guerra, della torre di controllo, di mostre e foto storiche, oltre agli ormai famosi voli in Piper.

Si potranno scoprire due palazzi restaurati nel segno dell’arte contemporanea: Palazzo Oneto di San Lorenzo che ha legato il suo nome ai banchieri fiorentini Strozzi e al colonnello ungherese Tukory; qui gli artisti hanno trovato casa, a partire da Jules e Maia Regis, sotto un bellissimo soffitto che pare un pezzo di cielo. Ed è molto interessante anche il restauro di Palazzo Oneto di Sperlinga, condotto nel segno dell’arte contemporanea. E ancora, ultime visite al sontuoso palazzo Francavilla affacciato sul Teatro Massimo, disegnato in gran parte dal Basile; a Villa del Pigno con i recital di piano; si ritorna a Porta Nuova, che un vicerè trasformò in alcova e che ospitò Garibaldi (le visite si esauriscono in fretta). Disponibili il mondo immersivo dedicato a Banksy a Palazzo Trinacria, sede della Fondazione Pietro Barbaro, e il lavoro del sivigliano Miki Leal nel cuore della Vucciria all’Istituto Cervantes.

I laboratori – di ceramica, tessuti, pittura su vetro – sono stati seguitissimi, molti sono sold out, resta ancora qualche posto per le lezioni dal decano dei ceramisti, Nino Parrucca o la raffinata lavorazione su vetro con Calogero Zuppardo, e pochissimi per gli atelier di cucito “etico” della Sartoria Sociale.

Luoghi del gusto? Eccoci. Sarà una sorpresa alle spalle del Civico, dove il fiume Oreto è ancora limpido, Donna Alba, azienda “urbana” che produce frutti tropicali: domani e domenica si ascoltano i produttori, e si assaggiano mango, avocado e pittaya, marmellate e crostate preparate per l’occasione. Sabato e domenica da provare anche la birra spillata dai monaci di San Martino delle Scale – provate la Blond Ale con un assaggio di formaggio o la Monastic Beer con una fetta di cassata – e le “narrative” immersioni profumate nel caffè di Morettino. Un aperitivo elegante per sentirsi un cortigiano o una dama? Parrà di toccare la Cattedrale, domenica, da Palazzo Asmundo. Il vino, invece, fa storia a sé: dalla secolare bottaia delle Cantine Duca di Salaparuta.

Non solo centro storico per l’ultimo weekend delle Vie dei Tesori. Complice una temperatura ancora mite, ecco una serie di esperienze nel verde sulla direttrice Bagheria-Porticello-Santa Flavia. Dove, solo domenica (dalle 10 alle 17) apre le porte la Villa dei principi Filangeri con il suo parco di 8500 mq ricco di pini, ficus, palme, vasche e statue, la scalinata scenografica, il Giardino d’inverno e la sala da biliardo disegnate da Ernesto Basile. Ma sarà anche un’occasione imperdibile (domani dalle 9) per un’avventura sulle “terrazze del Tirreno”, alla scoperta dei sentieri e dei crepacci nascosti di Monte Catalfano, la rete di grotte di origine marina, le falesie sul mare e gli anfratti fiabeschi, guidati dall’esperta Giulia Cancila. E sabato e domenica (alle 10 e alle 12.30), ultima occasione per il tour in barca a vela alla scoperta del golfo di Santa Flavia, da Porticello fino al castello di Solanto. Sull’altro versante, lato Terrasini, domenica alle 10, il trek&snork a Cala Rossa, che unisce il trekking costiero e lo snorkeling in acqua. E visto che siamo in tema, sabato e  domenica (alle 9.30/12/14.20 e 16.30) si potrà osservare il waterfront di Palermo da Lisca Bianca, la barca a vela leggendaria su cui gli Albeggiani compirono negli anni ’70 il giro del mondo; oppure (alle 9.30 e alle 17) il tour in barca tra Arenella e Acquasanta alla ricerca delle grotte che si raggiungono solo dal mare. E ancora, sabato alle 11, parte l’ultimo geotrekking fino a Pizzo Rufuliata, su Montepellegrino; e domenica (alle 9.30 e alle 11.30) si raggiunge Villa Albanese, tra agrumeti e vegetazione mediterranea, per salutare Palermo dall’alto. Infine, per chi ama il brivido, ecco anche la zipline a 100 km orari sul filo degli alberi madoniti, a San Mauro Castelverde.

Sarà anche l’ultima possibilità di partecipare alle famose passeggiate: dalle antiche sale cinematografiche del secolo scorso ai luoghi del Liberty, ai capolavori di Ernesto Basile; si andrà sulle tracce ancora visibili dei bombardamenti del 1943, si passerà davanti le antiche botteghe dove si producevano le carte da gioco e si ripercorreranno le strade in cui si è consumato il sacrificio dei martiri della mafia. Da prenotare su www.leviedetesori.com, il sito che è pieno di curiosità, schede, aneddoti. Per i più piccoli, ci sono i gazebo creativi, in piazza Verdi e in piazza  Politeama (che ospita anche il COT, il centro Orientamento e tutorato dell’Università aperto per le informazioni a chi vuole sull’attività dell’Ateneo).