Il bar è un luogo di ritrovo in cui vedere gli amici o fare una pausa rilassante. Che sia per la colazione, per un aperitivo o per un caffè in compagnia, agli italiani piace andare al bar. 

Per questo motivo, nonostante la grande concorrenza, questa idea di business non conosce crisi. Una recente ricerca CGA by NielsenIQ dimostra che durante i primi mesi di questo 2023 le aperture dei bar sono in aumento. 

Il dato è confermato soprattutto al Sud e nelle Isole maggiori e delinea un trend che non accenna a diminuire. Ecco, quindi, che chi cerca un’idea di business vincente e in linea con le esigenze degli italiani ha la soluzione perfetta. 

Del resto, come si legge nel blog di Contributi PMI che ha dedicato una guida molto interessante a come fare per aprire un bar, se si segue un business plan ben pianificato, l’attività può essere molto remunerativa.

La prima cosa da fare è definite il concept del bar. Si potrebbe optare per una caffetteria,  per un cocktail bar o ancora per un wine bar. In base alla zona e alla possibile clientela è possibile scegliere il miglior format da proporre. Da questo punto di vista si deve valutare la possibilità di aprire un bar in una zona ben frequentata soprattutto da studenti, professionisti e gente che passeggia per il centro città, poiché è più incline a fermarsi a fare una pausa, consumando ciò che offre il bar. 

Un altro aspetto da tenere a mente è la concorrenza presente in zona. Questo perché innovando si possono avere molte più possibilità. Studiare ciò che viene già offerto permette di differenziarsi e di attrarre un pubblico diverso dalle altre attività.

Si deve anche calcolare il budget a propria disposizione e valutare il finanziamento iniziale. In questo moto si possono avere le idee più chiare. 

A questo punto non si dovrà fare altro che richiedere e ottenere le varie licenze obbligatorie e aprire una partita IVA per iniziare la propria attività. Sebbene questa burocrazia possa spaventare è necessario compiere, passo dopo passo, tutte queste azioni preliminari. 

Successivamente arriva la parte definibile “creativa”. Si può scegliere lo stile del bar, che dovrebbe sempre essere in linea con il tipo di attività che si propone. Macchinari e arredamento sono lo step immediatamente successivo. Il sogno di aprire un bar è a un passo dall’essere realizzato.