Si chiude con oltre 47 mila visitatori la prima fase regionale del festival delle Vie dei Tesori nelle prime dieci città, e con un trend in crescita visto che questo ultimo weekend appena terminato ha superato le ventimila presenze. Tempo splendido, scarpe da ginnastica ai piedi e tanta voglia di scoprire: il popolo del festival non si è fatto mancare nulla ed è sciamato tra ville nobiliari e castelli arroccati, giardini nascosti e conventi, a Trapani (la città più visitata del festival, oltre ottomila visitatori), Marsala, Mazara e Alcamo, Messina, Caltanissetta, Enna, Bagheria, Termini Imerese e Corleone.
Oltre duecento i luoghi aperti; Trapani è trascinata dall’inedita Corte delle Ninfee, l’ex convento domenicano trasformato in residenza privata con un giardino segreto: i cittadini hanno continuato a mettersi in coda e il sito ha chiuso a 528 presenze, anche se è stata tallonata da palazzo D’Alì, il Municipio, dove lo stesso sindaco Giacomo Tranchida ha accolto gli studenti in visita e ha fatto da cicerone. Il trend positivo per la “villa dei mostri” (Villa Palagonia), a Bagheria, è continuato e ha aggiunto altri mille visitatori ai precedenti dello scorso weekend: è il luogo più visitato del festival (ha superato le 2500 presenze in tre weekend), ma anche lo stranissimo Castello fortificato San Marco ci ha messo del suo e ha messo insieme 407 visitatori in un solo fine settimana. Alla fine Bagheria chiude questo terzo e ultimo weekend superando i tremila visitatori, in molti hanno ascoltato il racconto della nipote di Ignazio Buttitta nella putìa che fu del nonno. Sul filo di lana Enna (2506 visitatori, mille in più dello scorso weekend) ce l’ha fatta e questo ultimo fine settimana ha superato sia Messina (2304), seppure solo di duecento presenze, sia Caltanissetta (2031): tutte comunque in crescita netta e con numeri molto più alti che in passato.
Con 567 visitatori, il Castello di Lombardia resta sempre il luogo più visitato a Enna ma hanno riscosso l’interesse dei turisti il neonato Museo delle Confraternite, multimediale e immersivo, l’inedita Torre di Federico che fa anche parte del circuito Italia Romanica, il giardino segreto della Sovrintendenza e le diverse esperienze.
Messina è sempre salda sul podio e aggiunge sempre un buon 30 per cento in più un finesettimana dopo l’altro: con un vero exploit per la fortezza voluta da Carlo V, Forte San Salvatore dove sono esposte le antiche stampe degli Amici del Museo: 600 presenze; lo tallona il Tempio di Cristo Re con il monumento al Milite Ignoto, scoperto da 268 visitatori. Stavolta Caltanissetta segue, ma comunque è in crescita netta: Villa Testasecca, la dimora dei “signori dello zolfo” è la vera vincitrice e sfiora di nuovo le 300 persone, mentre 200 sono entrati all’ex sede del Banco di Sicilia, oggi UniCredit, aperto solo per questi ultimi due giorni. Alcamo è stato un altro exploit di questo terzo weekend del 2023: chiude infatti sfiorando di poco le duemila presenze, sorridendo per la “guerra” dei castelli: alla fine la spunta il maniero urbano dei Conti di Modica che quest’anno supera il “collega” arroccato del Castello di Calatubo: 350 presenze contro 265; e c’è stato anche un “nonnino” di 89 anni che è voluto salire sulla cupola della Chiesa Madre. Con 1470 presenze Termini Imerese ha chiuso agguerrita anche questo terzo weekend sempre con la certezza della scelta di riconsegnare alla comunità il Grand Hotel delle Terme (sono 253 e tra loro anche la pronipote di Giuseppe Damiani Almeyda che si è fermata a realizzare un acquerello nella sala disegnata dal suo avo) e le terme romane, ma anche la chiesa di San Gerolamo è stata una sorpresa con i suoi 200 curiosi di scoprire cosa fosse un “forno mistico”. Marsala la tallona da presso (stavolta sono in 1169 ad averla scelta): la gente continua ad amare tantissimo la scala a chiocciola del campanile del Carmine (scelta da 124 visitatori ma si sale a soli due per volta e si è formata una bella coda), ma anche le Cantine Pellegrino hanno accolto tantissimi visitatori con tra le loro bottaie storiche. E un altro sorpasso si ha proprio l’ultimo weekend: la neofita Corleone ha infatti raddoppiato e superato con i suoi 909 visitatori Mazara del Vallo (903) seppur di sole 6 presenze: la fanno da padrone – complice la giornata praticamente estiva – la cascata delle Due rocche che ha visto raddoppiate le presenze (superate le 200), e in zona, il monastero del santissimo Salvatore da cui si ha una delle viste più belle della zona. A Mazara del Vallo in ogni caso il trend è in crescita di circa il 20 per cento, ed è una “vittoria” della Curia visto che i siti più visitati sono il Palazzo Vescovile, con il Seminario e il Museo diocesano.
Le Vie dei Tesori con il supporto di Unicredit come main sponsor e con la collaborazione di Poste Italiane, archivia dunque la sua prima tranche di festival e si prepara al nuovo mese: venerdì si parte a Palermo e si va avanti, al fianco di Catania, per cinque weekend. E sabato sono al via per tre fine settimana, anche Ragusa e Scicli, Noto, Carini e Sciacca. Info e ticket www.leviedeitesori.com.