Un mostra di sculture di ceramica dallo stile barocco di Antonietta Filangeri, viene inaugurata presso il Bastione di Cefalù il 22 settembre alle ore 18:30. La mostra può essere visitata fino al 29 settembre.Antonietta Filangeri architetto-artista palermitana, classe 1966, ormai da qualche anno vive stabilmente a Tusa (Messina) luogo delle radici familiari, delle estati felici e oggi anche luogo di rinascita permeato dalla predominanza di elementi naturali e antropologici che si combinano liberando la sua energia creativa.


La troviamo nel 2012 esporre “Palermo il presepe e il buccellato” presso la sala delle cavallerizze dello Steri e poi “Materica” nel 2015 a Bologna e poi a Palermo, presso Villa Niscemi, quindi a Malta nel 2018 con “lucem in Terram” presso il Malta Society Art a Valletta, e ancora la realizzazione di una grande croce in ferro zincato e formelle di terracotta invetriata donata alla chiesa di San Ciro a Palermo, questo solo per citare i passaggi più significativi di un percorso lungo più di un ventennio, alla ricerca della “sua” forma plastica: modellata soltanto dalle nude mani eccitate nel processo creativo.Una creatività quella di Antonietta non solo materica, ma che riesce a dare forma alla poesia, e
l’organizzazione di vari eventi culturali vivacizzano il suo ultimo divenire, fuori dalle regole e dalle maglie ortogonali di un mondo troppo inquadrato da cui si libera seguendo il desiderio nel vivo presente.Dal suo singolare laboratorio artigianale in Tusa nascono e si moltiplicano tra le sue dita volti conturbanti facce d’argilla: soggetti antropomorfi inanimati con espressioni e caratteristiche psichiche degli uomini portate all’eccesso, ritratti plastici di probabili divinità sovrannaturali in a:eggiamenU umani anche contemporanei, che ci riportano alle verità di terra e cielo a cui l’uomo da sempre appartiene o aspira.


La nuova collezione barocca si compone di circa venti pezzi di varie dimensioni e tecniche: dal tuttotondo all’alto rilievo, dal biscotto trattato a cera naturale alla terracotta invetriata, sicché questi personaggi scaturiscono dall’immaginifico troveranno nella mostra il palcoscenico per
sorprendere e stupire il visitatore, infatti come il calco restituisce la forma dal negativo al positivo, Antonietta userà la mostra per trasmettere al visitatore quell’emozione che essa vive nel realizzare le opere.