La geologia locale, oltre all’interesse scientifico, crea opportunità di sviluppo turistico e culturale perché i geositi presenti in un
territorio, diventano occasione per lo sviluppo del geo-turismo. Si tratta di un settore specifico di turismo culturale naturalistico in
espansione, che deriva dalla divulgazione delle scienze geologiche, crea educazione ambientale e questa, a vario titolo, contribuisce a
diversificare l’offerta turistica, aprendo vie diverse ai visitatori.


Sul geo turismo, si è svolto un incontro a Castelbuono, per la presentazione di un progetto basato sul BIKEPACKING,uno sport, dove l’etica del benessere, si unisce alla natura e al sano divertimento praticato in natura, pedalando.
Il progetto che nasce su input del Sindaco Cicero, appare un meccanismo virtuoso di pratiche sostenibili sul territorio, perché lega usi e
tradizioni, monumenti e paesaggi, gastronomia e benessere psico-fisico della persona.
Illustrato dal Prof. Rolando, docente del Politecnico di Milano, riguarderà l’intero territorio del Parco delle Madonie.  L’idea è quella
di utilizzare e valorizzare sentieri già esistenti, e proporli come itinerari di bikepacking nel Parco delle Madonie, all’insegna di una
vacanza di 3-4 giorni per tutti gli appassionati della montagna e della bici.Per il Sindaco Cicero, il bikepacking “sarà una sorta di full immersione nella Natura, alla scoperta di usi, tradizioni e bellezze paesaggistiche dei piccoli centri abitati delle Madonie, un modo per i visitatori, di entrare in contatto con le Comunità locali, di gustare le tipicità locali e di cogliere le diverse essenze presenti in tutte le loro forme genuine e autentiche” che dominano i siti geologici.I geositi sono risorse naturali, conclude – che al pari di altri siti di valenza
archeologica e storica, costituiscono il patrimonio culturale di un Paese.


Non a caso – dice – il Commissario straordinario dell’Ente Parco,Caltagirone, il geo turismo è in grado di coniugare aspetti geologici e
di geografia umana per lo sviluppo culturale delle comunità stesse, in particolare di quelle rurali, generalmente meno coinvolte da flussi
turistici. E poiché il Parco delle Madonie, è un territorio ricco di geositi, il bikepacking offre un turismo lento che, “adagio adagio”,
attraversando i territori ed esplorando i sentieri lungo la dorsale delle Madonie conduce nell’entroterra alla scoperta di tutte le
preziosità che in esso si trovano. La possibilità di fermarsi a riposare e sostare nei rifugi che si trovano lungo la via e assaporare i sapori
genuini dei luoghi, genererà, come in una specie di relazione dinamica,interazione nei luoghi visitati.
Uno sport – conclude – che coniuga il binomio di alimentazione corretta e attività fisica -sportiva, in cui far prevalere il benessere del corpo
e della mente, alla scoperta di prodotti agro-alimentare i cui nutrienti, derivati da relazioni tra piante e ambiente, trovando
applicazioni interessanti in ambito agricolo e muovendo l’interesse della Comunità scientifica, si legano ad una forma di sport salutare.
La proposta, è quella di inserire gli itinerari del Parco delle Madonie,in una apposita rivista specializzata in itinerari bikepacking, dal
titolo Destinations. Ogni destinazione, infatti, sarà corredata oltre che da foto poster, anche da una doppia pagina di scheda tecnica e
informativa, di cartografia e di un pacchetto digitale su komoot con traccia GPX, highlights e suggerimenti per la percorrenza, e nel caso
delle Madonie, mettendo in evidenza anche i principali meccanismi che permettono alle piante di adattare le loro funzioni, alle condizioni
ambientali e geologiche. Tra gli intervenuti, il Sindaco di Castelbuono, il Commissario straordinario dell’Ente Parco Caltagirone, Alessandro Ficile (SO.SVI.MA) e il Sindaco di Bompietro Pier Calogero D’Anna (Unione dei Comuni).