E’ il nuovo atlante linguistico della Sicilia, su Ricerche onomastiche in Sicilia. L’atlante è stato presentato a Geraci Siculo lo scorso 8
aprile presso l’ex convento degli Agostiniani. Realizzato da un gruppo di studenti del corso di Italianistica dell’Università di Palermo,
curato dai professori Marina Castiglione, Marco Fragale e Pier Luigi Josè Mannella, l’atlante, costituisce un importante lavoro di ricerca su
antroponimi popolari, crematonimi, toponimi italiani e siciliani diffusi nella Sicilia centro occidentale (Catania, Siracusa e Ragusa) e mette in
evidenza il forte legame esistente tra uomo e territorio nella più grande accezione del termine.
Il prof. Giovanni Ruffino, direttore del Centro di Studi Filologici e
Linguistici Siciliani del Dipartimento di Scienze Umanistiche
dell’Università degli Studi di Palermo, ricordando la dedita passione
agli studi dialettali rivolti dal compianto prof. Roberto Sottile,
autore iniziale di questo Progetto, ed al quale, peraltro, l’atlante è
stato dedicato, ha evidenziato la grande importanza degli studi da lui
condotti, nella scrupolosa ricerca dell’ origine etimologica delle
parole e della loro radicata interpretazione nell’uso contemporaneo
della lingua parlata nei diversi Comuni delle Madonie.
Il Commissario dell’Ente Parco Salvatore Caltagirone, consapevole del
grande lavoro di ricerca svolto dal prof. Sottile – ha ricordato –
quanto lo studioso Sottile, avesse a cuore le nuove generazioni e di
come questo quinto volume della Collana Editoriale, possa costituire una
sorta di passaggio di testimone ad una schiera sempre più ampia e
consapevole di giovani studiosi del terzo millennio. Non era – conclude
-che un fedele assertore dell’importanza del dialetto, specie quello
madonita che è in uso nella vita quotidiana della gente. Il tiolo è una
guida: ogni nome (dialettale) dal “sapore” raffinato, esalta suoni e da
forma alle cose, distingue le Città e si diffonde nelle contrade, perchè
ognuno di essi, rappresenta la diversità delle proprie radici storiche e
nella sua apparente vulnerabilità, ogni parola dialettale non è più
percepita come simbolo di arretratezza culturale o di
(semi)analfabetismo, ma uno strumento di promozione sociale e di
sostenibile resilienza attiva per la salvaguardia del patrimonio
onomastico e di quello toponimico.
Per questo l’Ente Parco delle Madonie – conclude – già lo scorso anno,
ha sottoscritto con il Centro di Studi Filologici e Linguistici
Siciliani, un accordo di collaborazione, nell’ambito del progetto
denominato “Dizionario-Atlante dei Toponimi Orali in Sicilia – Sezione
Madonie” che arricchirà la già importante sezione della Collana
Editoriale dell’Ente, in vendita nei punti qui Parco e nella sezione on
line del sito Parks.it