Nella  splendida cornice del Castello Ortolani di  Bordonaro di Cefalu’, è stato presentato la raccolta di poesie della signora Daniela Saia: “nel viaggio di un gabbiano” curato dall’editore Toto’ Marsala e la sua equipe.

Un pubblico numeroso ed attento ha avuto una duplice gioia , la possibilità di trascorrere qualche ora nello splendido maniero che un tempo appartenne alla prestigiosa famiglia Bordonaro , e ad un momento di delicatissima riflessione sui contenuti trattati nella raccolta di poesie.

Il Castello fu donato da Gabriele Ortolani di Bordonaro principe di Torremuzza alla città di Cefalu’ perchè fosse  centro propulsore e fecondo di elevazione sociale e diletto del pubblico, cosi si legge in una lastra marmorea nella facciata del maniero, che ad oggi tuttavia sembra non riversare in buona salute sotto il profilo strutturale, una sensazione spiacevole di abbandono si respira vedendo quelle finestre chiuse e quel pozzo senza acqua pericolante, tuttavia ,  se  era il desiderio del principe che la sua dimora fosse luogo di elevazione sociale , sabato 30 luglio questo desiderio è stato esaudito, per  i contenuti di grandissima sensibilità affrontati, cosi come tutte le volte che in questo luogo si parli di cultura, musica o altro che sia di giovamento per la comunità.

Ha dato il via ai lavori la dottoressa Laura Modaro, assessore alle attività sociali , in rappresentanza delle istituzioni.

Con la  delicatezza e garbo che  le appartengono, ha presentato l’evento e portato i saluti del sindaco di Cefalu’,  Daniele Tumminello, impegnato contemporaneamente in un altra manifestazione , quindi l’editore Marsala, che ha raccontato come è nato questa raccolta di poesie e la gioia di tradurre in un libro le tante poesie raccolte nel tempo dalla  signora Saia , persona semplice che con un silenzio composto ha ascoltato chi le ha presentato il libro, non riuscendo tuttavia a mascherare l’emozione profonda che palpitava nel suo cuore e nei suoi occhi spesso lucidi.

In coperina una foto scattata dalla bravissima Cinzia Marsala, che ritrae un gabbiano in volo, 

La signora Daniela ha voluto un gabbiano, per l’idea di libertà che esso per la sua natura evoca, a presentare l’evento l’ elegante “maestra” Santa Franco, cosi  la signora Franco, ama farsi chiamare per il ruolo che ha ricoperto in tanti anni di carriera nel mondo della scuola, svolgendo uno dei più nobili dei mestieri, educare le giovani generazioni a tirar fuori il bello che c’è in ogni essere umano avrebbe detto Socrate e guidarli con gli strumenti del sapere ad orientarsi nel complicato -semplice mondo dell’esistenza.

Un legame di garnde affetto si è sentito per tutta la serata, per le vicende personali della  vita della signora Saia per la gioia di condividere un sogno che è diventato  realtà.

Una splendida presentazione quella della signora Franco, puntuale e carica di pathos, si è parlato di poesia, del valore della poesia, come espressione sublime del pensiero e dell’emozione, che sgorga dall’animo umano, poesia può diventare tutto, ed essere tutto, al di là della ricerca metrica quello che conta sostiene la sig.ra Franco è cosa riesce a trasmettere quella poesia.

Alcune poesie sono state lette dalla signora Giusi De Pasquale, ne abbiamo assaporato i suoni e l’intensità delle parole.

Siamo impastati di acqua, sale e poesia, non ce ne rendiamo conto, ma la vita stessa è poesia che si racconta nel quotidiano per chi sa leggere dietro l’apparenza delle cose.

Nel corso della serata allietata anche da sorrisi affettuosi, e dai commenti dei presenti , amici della signora Saia, si è respirato profumo di leggerezza, quella di cui tutti abbiamo bisogno, c’è forse qualcuno che non sente il bisogno di un po’ di poesia? La poesia dice Franco Arminio è una cura dell’anima preziosissima, chi coltiva uno sguardo poetico può riuscire ad aprire porte impensate, solfeggiare con le proprie emozioni aiuta tutti a fare pace con se stessi.

La foto è di Cinzia Marsala.