La Comunità MASCI di Cefalù ha partecipato con due suoi componenti, Franco Greco e Franco Maggio, al campo/route sul Monte Grappa organizzato da Alpe Adria, una unione di comunità dell’Italia Nord Orientale, della Slovenia e dell’Austria che, grazie all’impegno costante di Andrea Tappa di Dueville e di Anna Maria Saccardo di Schio, organizza almeno un paio di eventi l’anno. A questo erano presenti esponenti dell’Austria, della Slovenia, del Friuli, del Veneto, della Lombardia, del Piemonte, della Liguria, della Toscana, dell’Umbria e in ultimo ma non ultimi noi della Sicilia.

Luogo dell’incontro è stato il Rifugio Ardosetta a mt.1450 slm (la sera ci voleva il giubbotto) dal quale si vede la cima del Monte Grappa (mt. 1775). Nello spirito scout sistemazione spartana con cena in comune a cura dei gestori del rifugio e attività serali in allegra compagnia.
La route si è articolata in una visita al Museo della Grande Guerra a Montebelluna nel pomeriggio di giovedì 30 giugno. Venerdì 1 luglio siamo saluti sulla cima del Grappa e, attraverso un percorso ad anello di circa 20 Km, abbiamo attraversato il Bosco degli Eroi e Monte Pertica ritornando, infine, sulla cima di Monte Grappa dove è stata effettuata una visita al Sacrario austriaco ed italiano ivi presenti; alla Galleria Vittorio III ed al Museo Storico. Sabato 2 luglio la route di è svolta in un percorso di circa 15 Km. che, partendo dal rifugio, ha interessato il Sentiero delle Meatte e la Cima delle Mandrie. (il sentiero è stato realizzato sul versante più scosceso delle Mandrie a similitudine del sentiero del Pasubio per evitare i colpi austriaci). Al ritorno al rifugio particolare interesse ha avuto l’incontro con i recuperanti (ricercatori storici che muniti di metal-detector dopo oltre 100 anni trovano ancora reperti della guerra); con loro si è andati alla ricerca di metalli e si sono trovati bossoli, schegge di granate ed altro. Domenica, infine, giornata dedicata alla pianura. Scesi a Bassano del Grappa, si è visitato il famoso ponte di legno più volte distrutto e sempre ricostruito sul progetto originario del Palladio e il Museo Poli della Grappa con degustazione del distillato.

Una esperienza indimenticabile. Stare per un sia pur breve periodo con fratelli scout italiani, sloveni ed austriaci rallegra lo spirito. Ripercorrere i sentieri della Grande Guerra consente di non dimenticare gli orrori di scontri che avvengono tra militari oggi nemici e domani magari alleati che sono morti spesso senza sapere il perché e che oggi riposano l’uno accanto all’altro. Lungo il sentiero percorso è presente un punto in cui le trincee distavano solo 4 metri e nei momenti di calma i soldati si scambiavano pane e sigarette per poi spararsi al mattino seguente solo perché qualcuno l’aveva loro ordinato.