E’ appena finita la festa di San Francesco di Paola,patrono di Castellana Sicula,con un programma spalmato in quattro giorni che ha avuto il clou ieri con la solenne processione alla quale hanno partecipato numerose autorità civili e militari.Tra le iniziative collaterali alla festa, la realizzazione di un opera a cura di Luca Pantina che spiega come nasce l’idea.

” ‘A Francesco’ è il titolo della scultura in legno di cipresso da me realizzata. L’opera fa parte del progetto artistico tripersonale Trinacria, che presto presenterò insieme ad altri due artisti spagnoli. Evidente è l’omaggio al grande mistico Francesco di Paola, ma per me è anche un omaggio al mio piccolo nipote Francesco Pantina.


La scultura è stata montata su un timone, l’importante simbolo legato al mare, per ricordare colui che sta alla guida senza distrarsi mai, con perseveranza e fermezza, conosce la giusta direzione e sa decidere come e quando cambiare rotta. Il timone ha assunto vari significati in diverse culture e parti del mondo. Ad esempio, nel Buddhismo, cultura orientale a me cara, rappresenta la ruota del Dharma, così come il vuoto presente nella scultura al posto dello scudo con la scritta “Charitas”, all’altezza del petto del Santo, indica le infinite possibilità di purificazione e riempimento. Si tratta di un vuoto che ho più volte raffigurato, essenziale e ricettivo, che non corrisponde all’idea occidentale angosciosa di assenza insignificante.


All’estremità del bastone vi è, invece, una bandiera dove figura la trinacria, evidente riferimento alla Sicilia.
L’idea, nata quasi per caso, di far sfilare la statua durante la fiaccolata alla veneziana, che, come ogni anno, ha percorso le vie centrali di Castellana Sicula, in occasione dei festeggiamenti del Santo patrono, è servita a coinvolgere i piccoli portatori, ragazzi e ragazze del paese.”