Sicuramente avrete sentito parlare di come, in un futuro, il mondo del lavoro sarà scosso da una rivoluzione chiamata “automazione”. Anzi, a voler essere precisi l’automazione c’è già stata in piccole parti a partire dalla prima rivoluzione industriale, dove ingegneri ed industrie si sono incontrati per realizzare i primi esempi di ausili meccanizzati allo svolgimento del lavoro.
La macchina a vapore di James Watt, il motore a scoppio di Barsanti e Matteucci o l’arrivo dell’elettronica hanno per sempre sconvolto tutto quello che i lavoratori di una volta sapevano su loro stessi, liberando moltissimi posti di lavoro dall’incombenza del lavoro manuale per fare spazio a nuove posizioni.
Al giorno d’oggi, nel 2020, l’automazione ha fatto passi da gigante rispetto a decine di anni fa ma ancora sembra essere lontana dal futuribile che in molti si sono immaginati. Recentemente un annuncio fatto dalla compagnia americana DeepMind ha lasciato intendere che un grande passo in avanti è stato compiuto: i computer, infatti, potrebbero iniziare a programmarsi da soli.


AlphaCode e la programmazione competitiva


AlphaCode è il nome di un complesso sistema di intelligenza artificiale che è specializzato nello scrivere programmi per computer ad un livello competitivo. L’azienda dietro questo progetto, Deepmind (in seno ad Alphabet, il conglomerato con Google dentro), ha dichiarato di aver fatto partecipare la sua intelligenza artificiali a delle competizioni di informativa, ottenendo un risultato finalmente positivo dopo anni di tentativi.

AlphaCode, infatti, è riuscita ad ottenere un risultato migliore del 54% dei programmatori in gara e tale risultato è incoraggiante per il mondo della programmazione automatica. DeepMind ci ha tenuto a far sapere che, chiaramente, le abilità di AlphaCode non sono ancora paragonabili a ciò che un programmatore deve fare nel suo quotidiano ma che rappresentano comunque un interessante passo in avanti per il settore.

L’obbiettivo della compagnia infatti è quello di creare un’intelligenza artificiale flessibile in grado di risolvere problemi attraverso gli strumenti forniti dai linguaggi di programmazione. A lungo termine AlphaCode avrà l’obbiettivo di accompagnare o sostituire i compiti sfibranti o noiosi della realizzazione di codice andando ad aumentare la produttività e riducendo gli ostacoli.

Il mondo si sta muovendo
È ancora presto per poter cantare vittoria e dichiarare allo scandalo per il numero di posti di lavoro che andranno persi da qui a qualche decina di anni. Per il momento AlphaCode e la tecnologia che DeepMind sta sviluppando si trova ancora in una fase inutilizzabile.
AlphaCode è infatti sviluppato nella realizzazione di programmi e software unicamente legati al mondo della programmazione competitiva; il semplice fatto che un’intelligenza artificiale abbia raggiunto la complessità necessario a poter avere dei processi simil creativi per la realizzazione dei programmi è, a detta degli esperti, eccitante.
Fra una decina di anni sarà possibile avere i Siti Scommesse Stranieri 2022, con i loro sistemi di sicurezza all’avanguardia ed i giochi realistici, progettati e realizzati in gran parte grazie allo sforzo di un’intelligenza artificiale.
DeepMind non è l’unica compagnia che sta lavorando su questo genere di intelligenze artificiali. Microsoft, ad esempio, patrocina un progetto dell’organizzazione Open Ai per il completamento automatico delle stringe di codice sfruttando il modello di linguaggio GPT-3. L’utente finale percepirà questo tipo di innovazione in maniera non aggressiva, attraverso suggerimenti a mò di autocorrettore del telefono (anche se sarebbe meglio di parlare dello smart compose di Gmail).
Per il momento l’ostacolo più grande che queste intelligenze artificiali dovranno affrontare sarà la sicurezza del codice prodotto. Secondo uno studio portato avanti dall’università di Cornell sull’intelligenza artificiale Copilot (sviluppata da GitHub, il servizio per l’hosting dei progetti software) oltre il 40% dei programmini tirati fuori da queste intelligenze artificiali contiene bug e problemi relativi alla sicurezza.

Passport-Photo.Online ha voluto raccogliere in un’unica ricerca dati e statistiche. Ecco alcuni dati interessanti:

  • Circa il 44% delle aziende che hanno implementato l’IA riportano una riduzione dei costi aziendali.
  • Nel 2021, il finanziamento totale delle startup IA ha raggiunto il record di 20 miliardi di dollari.
  • Quasi l’80% delle persone preferisce ancora chattare online con esseri umani invece che con macchine.
  • L’IA potrebbe contribuire fino a 15,7 trilioni di dollari all’economia globale nel 2030. Di questi, 6,6 trilioni di dollari saranno solo dall’aumento della produttività.
  • https://passport-photo.online/it-it/blog/statistiche-intelligenza-artificiale/