La Biblioteca del Liceo Artistico di Cefalù, lo scorso 2 dicembre, con una cerimonia presso l'Aula Magna dell'Istituto, è stata intitolata al Preside Angelo D’Amico - mio nonno.
La biblioteca è stata da lui tanto fortemente voluta quale strumento indispensabile per la crescita culturale ed umana di ogni individuo, in particolar modo degli studenti frequentanti l’allora “sua” Scuola.
Abbiamo accolto con gioia e gratitudine l’invito offertoci dalla Scuola e in particolare dalla Prof.ssa Rosalba Gallà, curatrice dell’evento, mossi da un profondo sentimento di emozione e trasporto, giacché il ricordo della figura del Preside Angelo D’Amico, e delle energie da lui spese nella Scuola e per la Scuola, ancora risuonano, sempre vivi ed attuali, nella nostra memoria ed in quelle di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo, e in contesti istituzionali, e in contesti amicali e familiari.
In aula magna in tanti: familiari, amici, allievi del Liceo in rappresentanza di tutti gli alunni, colleghi e collaboratori, attuali ed a riposo. 
La spontanea manifestazione di affetto nei nostri confronti ci ha vivamente emozionati.
Abbiamo molto apprezzato il ritratto del Preside Angelo D’Amico, fedele nella riproduzione e ricco di dettagli, che è stato realizzato appositamente per la manifestazione da Chiara e Gaia Santini, gemelle, frequentanti il primo anno. 
Siamo rimasti piacevolmente stupiti del fatto che proprio due ragazze appena quattordicenni avessero dimostrato un così già sviluppato ed acuto talento artistico. 
L’accoglienza manifestataci dalle personalità istituzionali del Liceo Artistico, così come il loro ampio interesse circa l’ideazione e realizzazione della manifestazione, il coinvolgimento emotivo nel ricordo della figura di mio nonno e la sentita ed emozionata partecipazione all’evento,ci hanno profondamente commossi, onorati e gratificati: all’attuale Dirigente Scolastico del Liceo Artistico, la Dott.ssa Antonella Cancila, la quale, pur non avendo conosciuto direttamente il Preside Angelo D’Amico, ha manifestato nei suoi confronti un profondo sentimento di rispetto ed ammirazione e ha fatto sì che l’intitolazione della Biblioteca alla sua figura avesse seguito; alla Prof.ssa Rosalba Gallà, la quale ha speso tempo, fatica e pazienza sia nella realizzazione, insieme al Prof. Rosario Vizzini, di una bella pubblicazione che raccoglie l’attività professionale ed artistica del nonno, sia nell’organizzazione tutta dell’evento, dimostrandosi peculiarmente determinata affinché la memoria del Preside Angelo D’Amico venisse onorata adeguatamente. Ed ancora il grazie va esteso alla Dott.ssa Concetta Silvestri e la Sig.ra Maria Ranzino (a riposo) per il genuino contributo.  
Ora al Prof.Rosario Vizzini spetterà la cura, amministrazione e potenziamento della Biblioteca dedicata al Preside Angelo D’Amico. 
A tutti a la sincera gratitudine di noi familiari.
Un ringraziamento autentico va anche all’Amministrazione Comunale, nella figura dell’Assessore Prof. Vincenzo Garbo, il quale ha arricchito la celebrazione con un intervento sentito, vivo ed interessato, ricordando con rispetto e riconoscimento la figura di mio nonno. 
Infine, ringraziamo di cuore sia il Preside a riposo Prof. Adelelmo Napoli per il ricordo del nonno, sia il Dirigente Scolastico, Prof. Pino Simplicio, per l’accalorato discorso nel quale ha indicato la figura del Preside Angelo D’Amico quale vero artefice dell’impresa volta a dotare il Liceo Artistico, ai tempi Istituto D’Arte, dei locali scolastici in cui attualmente vi è Sede. 
La cerimonia, dopo i ringraziamenti miei in qualità di nipote e di mio zio, l’Arch. Fabio D’Amico, in qualità di figlio del Preside Angelo D’Amico, è continuata presso l’ingresso della Biblioteca dove, con emozione e commozione, è stata scoperta, precedentemente velata da un drappo rosso, la targa intitolata al nonno, realizzata nei laboratori di Design della Ceramica. 
La cerimonia si è conclusa con un rinfresco. 
Resta grande ancora l'emozione per il calore con cui è stato ricordato il preside D'Amico e con essa l'auspicio che il suo ricordo potrà rinnovarsi nelle generazioni future. 

Giuseppe Giardina