“Vi racconto una storia siciliana,racconta Giusi Murabito, di un siciliano nato a Petralia Sottana, un paesino delle #Madonie Orientali di duemila anime divise in sette quartieri, fatto di pietre che hanno più di mille anni, dove lui, Mirco Inguaggiato-liutaio ha un laboratorio di liutaio perché #liutaio è nato. Già a sette anni riproduceva in miniatura gli attrezzi per lavorare il legno che guardava e osservava nei minimi dettagli utilizzare dal padre falegname e che come un cimelio tiene incorniciati in un quadretto vetrina appeso nella sua stanza magica che una volta entrati non sembra avere più pareti. È stato grazie al mio amico dalle mille risorse Dario La Rosa che ho incontrato Mirco Inguaggiato-liutaio, ricercando un artigiano che potesse realizzare la miniatura di una barca da pesca vera, voluta, vissuta, amata, come l’amore infinito di un vero pescatore per il suo mare.

E così è stato, otto mesi di lavoro utilizzando multistrato, legno di tiglio e pioppo, anche per fare i natelli, fil di ferro zincato e saldato a stagno per il verricello, creta sintetica che si secca all’aria per i pesci, e ben due avvitatori per intrecciare le corde, e le pietre della base raccolte addirittura a Cefalù. Tanti amici e paesani hanno contribuito alla realizzazione anche solo con sana curiosità restando lì ad osservare mentre lui operava. Quando sono andata a ritirarla me l’ha presentata come se ne fosse innamorato, e sono sicura che quando la riponeva nella custodia e quindi l’ha poggiata in macchina aspettando l’ultimo istante, un pezzettino del suo cuore è rimasto in barca, lì, sulla Stella Maris.”

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