In questo articolo cercheremo di dare il nostro punto di vista sull’industria del gioco d’azzardo nel 2021: un mondo che, a causa del lockdown, ha visto cambiare i propri orizzonti ed i luoghi in cui ritrovarsi a giocare, che in un batter d’occhio si sono trasformati in tavoli virtuali con conversazioni con croupier in carne ed ossa via chat.

L’industria del gioco d’azzardo nel 2021

Il gioco d’azzardo è un settore piuttosto florido in tutto il mondo, poiché permette a tutte le persone (neofite e non) di poter guadagnare vincite piuttosto prosperose semplicemente divertendosi.

Tuttavia, il settore del gioco d’azzardo non comprende solo le classiche tipologie di gioco, quali: blackjack, roulette, poker e baccarat, bensì si è espanso nel tempo e, ad oggi, è possibile contare migliaia di giochi d’intrattenimento disponibili soprattutto nelle piattaforme di gioco online (come su time2play).

Con l’avvento della scorsa emergenza sanitaria ed il conseguente lockdown, che ha visto chiudere oltre 1600 sale da gioco, sempre più giocatori sono finiti nel mirino dei giochi illegali online, ossia quelli presenti su piattaforme non autorizzate da enti che si occupano di verificare le norme e la trasparenza dei siti di gioco stessi (tra cui: AAMS, Malta Gaming Authority, Kahnawake Gaming Commission, Isle of Man Gambling Supervision Commision e così via). Questi siti online di gioco d’azzardo non garantiscono alcun diritto al giocatore, oltre ad alimentare il giro d’affari della criminalità (che nel periodo di pandemia è salito da 12 a 18 miliardi di euro).

Il boom del gioco d’azzardo post pandemia

Come espresso in un recente articolo del quotidiano “Il Giorno”, la speranza di ottenere denaro senza fare nulla, soprattutto in un momento in cui il lavoro è in una situazione precaria, ha fatto lievitare il numero di giocatori.

Infatti, se la pandemia ha fatto piazza pulita per quanto riguarda la routine ed i bei momenti trascorsi al bar con gli amici, ha alimentato le abitudini di gioco: in fin dei conti, chi non vorrebbe investire pochi spicci, soprattutto in un momento in cui di lavoro non ce n’è più così tanto, per provare l’ebrezza di vincere almeno il doppio o il triplo in un batter d’occhio?

A tal proposito, ha qualcosa da dire in merito l’Istituto Superiore di Sanità, che ha preso un campione della popolazione italiana compresa tra 18 e 74 anni nei mesi di novembre e dicembre 2020 e ne ha studiato le abitudini di gioco, ricavando dei dati che ha poi confrontato con un campione di pari valore ed interesse nei mesi di aprile e maggio 2020.

Dai risultati emersi da questo studio, si nota che la pratica del gioco d’azzardo, che era pari al 16,3% nel periodo pre-pandemia, è scesa fino al 9,7% in pieno lockdown, per poi risalire al 18% nel periodo di fine anno 2020.

Risultati simili riguardano anche il gioco online, che è passato dal 10% in fase pre-pandemia, è sceso all’8% in pieno lockdown ed è salito al 13% nell’ultimo bimestre del 2020. Senza contare che il tempo medio di gioco è aumentato di quasi un’ora.

Infine, l’1,1% della popolazione intervistata che non aveva mai giocato prima, ha dichiarato di aver iniziato proprio negli ultimi due mesi del 2020, mentre coloro che già giocavano (ossia il 19,7% di questo campione), hanno ammesso di aver incrementato le abitudini di gioco.

I giochi di maggior interesse

Come anticipato, il gioco d’azzardo non è costituito solo da giochi di carte, ma di una più ampia gamma di sfumature: scommesse sugli eSports e sport in generale, slot machines, videoslot e Videolottery (note anche come VLT) sono solo alcuni dei giochi più noti.

Infatti, tra i giochi d’azzardo di maggior interesse (sia online che offline), troviamo: slot machines, Gratta&Vinci e scommesse sportive.

Infine, secondo quanto riportato da “La Repubblica”, il gioco illegale durante la pandemia è crescuto del 50%; un dato che, di certo, ampia libertà d’immaginazione.