GERACI SICULO,  PRESENTAZIONE DEL LIBRO SE TUTTI VANNO VIA. BIOGRAFIA DEL PARTIGIANO LIBORIO BALDANZA, DEPORTATO POLITICO NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI MAUTHAUSEN, VITTIMA DEL NAZIFASCISMO. IL LIBRO DI GIUSEPPE VETRI.

Sarà presentato Sabato 9 ottobre a Geraci Siculo
il libro di Giuseppe Vetri: Se tutti vanno via. Liborio Baldanza 58683 mecanicien. Un operaio siciliano da Sesto San Giovanni a Mauthausen.

L’evento si svolgerà al
Geraci Siculo (Pa)
Convento degli Agostiniani,
 Piazza San Bartolo
Sabato 9 ottobre 2021 

ore 18,00.

Interverranno
Luigi Iuppa, sindaco del Comune di Geraci Siculo;
Fabrizio Vincenzo Di Vuono, assessore comunale;
Francesco Foti, segretario provinciale della Fiom di Palermo;
Angelo Ficarra, presidente dell’ANPI Sicilia ,
Arianna Attinasi, per la casa editrice;
Giuseppe Vetri, autore.

I SUOI COMPAGNI DEL CANTIERE NAVALE DI PALERMO COSÌ OGGI LO RICORDANO:

“Liborio Baldanza, metalmeccanico, antifascista, difensore degli ideali di libertà, de‐ portato nei lager nazisti.
Nato a Geraci Siculo, cittadina della provincia di Palermo, a 16 anni inizia a lavorare ai Cantieri Navali Riuniti di Palermo e vi rimane fino alla chiamata al servizio militare.
Dopo il congedo si trasferisce a Milano e lavora in diverse aziende metalmeccaniche.
In quel clima totalitario e repressivo inizia la sua lotta antifascista insieme ai compagni di lavoro boicottando il regime e organizzando azioni di sabotaggio.
Nel 1943 partecipa al primo grande sciopero delle fabbriche sestesi che nei giorni successivi si allarga anche alle fabbriche di Milano e della Brianza.
Nel marzo del 1944 è tra gli organizzatori dello sciopero generale che vede l’adesione di oltre 200 mila operai.
Alla fine di 8 giorni di sciopero viene arrestato e deportato insieme a centinaia di lavoratori.
Il 3 aprile 1945 una colonna di deportati è costretta alla “marcia della morte”, un trasferimento a piedi tra i campi di concentramento di Hinterbruhl e Mauthausen per essere eliminati nei forni crematori, in modo da non lasciare testimonianze all’imminente arrivo degli alleati.
Liborio Baldanza viene assassinato durante il trasferimento.
Per ricordare Liborio, un uomo che ha lottato per i diritti e la libertà, due anni fa è stata posta davanti al Cantiere Navale di Palermo una pietra d’inciampo dell’artista tedesco Gunter Demnig, occasione per inciampare, fermarsi, riflettere e fare memoria e non ricadere nei tragici errori del passato.”

Franco Foti, segretario FIOM Cantieri Navali Palermo [quarta di copertina]

In video conferenza da Sesto San Giovanni si collegherà la famiglia dell’eroe. Ancora in vita è infatti l’unico figlio Dimitri, la cui foto da bambino che legge con papà il Corriere dei piccoli è riportata nella copertina del libro.
Dimitri Baldanza, sposato con la signora Flavia Giuliani, nasce nel maggio del 1936 dalle nozze tra Liborio con la valdostana Anna Perret, conosciuta negli anni in cui si trovarono a lavorare nella stessa fabbrica, la Ercole Marelli, lui come meccanico nell’officina, lei come segretaria in ufficio.