L’inizio dell’Anno Scolastico 2020/2021 si è rivelato piuttosto complicato e problematico per molti docenti siciliani ( in servizio nelle scuole del centro-nord) in quanto non è stato loro riconosciuto il diritto all’Assegnazione Provvisoria Interprovinciale che, almeno per un anno avrebbe dato la possibilità di rientrare nelle loro province e rimanere vicino alle loro famiglie. Purtroppo quest’anno scolastico è iniziato nuovamente con le stesse criticità dal punto di vista sanitario così come si era chiuso il precedente, perciò sarebbe bastato tenere presente i disagi di questi docenti, possibilmente con figli minori, nel doversi spostare.  Quest’anno, le operazioni di Mobilità annuale sembra che siano state effettuate senza un comune criterio, ma con modalità quantomeno differenti in funzione della regione di appartenenza. In diversi Uffici Scolastici Regionali nel resto dell’Italia sono stati utilizzati, nelle operazioni di Mobilità annuale, tutti i posti disponibili al 31 agosto 2020 in organico di fatto e in aggiunta sono stati integrati tutti i posti in organico di diritto. In Sicilia (tutto questo non è avvenuto) i docenti siciliani chiedono perché l’USR Sicilia abbia negato migliaia di posti in Assegnazione Provvisoria. I requisiti sono uguali per tutti, tra questi sul Decreto che regola i movimenti dei docenti si legge all’Art.7 comma 1 che “un docente di ruolo può essere assegnato su posti di sostegno, previo accantonamento di un numero di posti di sostegno PARI al numero di docenti specializzati inseriti in GAE e GPS”. Pertanto ci si chiede perché i docenti di ruolo con almeno un anno di servizio su sostegno che, hanno fatto richiesta di Assegnazione su tali posti, si devono vedere scavalcati da precari senza titolo. Negli anni passati sono state fatte ulteriori integrazioni per dare la possibilità a molti più docenti che ne avevano fatto richiesta; quest’anno invece il NO è arrivato categorico e senza ripensamenti. Non solo, ma continuiamo a vedere che negli uffici  dell’USR Sicilia si affannano a fare ancora convocazioni per l’Infanzia e la Primaria dalle graduatorie per continuare a dare i posti ai precari. Quello che dispiace è il fatto che nonostante petizioni ed interpellanze ai vari Enti competenti nessuno si è reso disponibile a dare sufficienti spiegazioni ed esaurienti risposte ai vari quesiti di tali docenti. Pertanto affidiamo alla carta stampata le nostre preoccupazioni, la nostra protesta e il nostro dissenso. Ci sentiamo considerati invisibili, senza la dignità di lavoratori, utili solamente alle scuole del nord che (NON per colpa nostra) si ritrovano a corto di docenti.

Firmato

DOCENTI IMMOBILIZZATI DELUSI E SENZA SOLUZIONI.