L’Italia si è posta un obiettivo molto importante per quanto riguarda il proprio futuro: quello di essere un Paese sempre più digitale. Più che un obiettivo, si tratta di una sfida da cogliere e da vincere, soprattutto per consentire al mondo del lavoro di ampliarsi sempre più e di creare così nuovi posti di lavoro.

Non a caso in Europa si parla di gigabit society, ossia una società sempre più digitale e connessa. Questa prospettiva significa potenziare l’accesso e la velocità delle connessioni a internet, accrescere la disponibilità e la qualità dei servizi pubblici in rete, investire sulla formazione digitale dei più giovani. Il raggiungimento di questi target è strategico per l’intero paese, ma lo è ancora di più per il futuro dei bambini, dei ragazzi e delle loro famiglie. L’approdo finale dipenderà dai progressi di ciascuno stato membro, e da quanto si sarà lavorato per portare tutti a questo traguardo.

È per questa ragione che nei prossimi capitoli ci occuperemo dei divari interni all’Italia: dalla possibilità di accesso alla rete, alla velocità della connessione, fino alla presenza di dispositivi tecnologici nelle scuole. Secondo l’indice Desi 2020 Finlandia, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi sono i quattro Paesi in cima alla classifica per quanto riguarda le prestazioni digitali globali all’interno dell’UE, seguite da Malta, Irlanda ed Estonia.

Negli ultimi cinque anni però i progressi più significativi sono stati realizzati dall’Irlanda, seguita da Paesi Bassi, Malta e Spagna. Questi paesi hanno anche conseguito risultati nettamente superiori alla media dell’UE sulla base del punteggio del Desi 2020.

Una sfida fondamentale

Al momento l’Italia si posiziona al 25esimo posto in Europa per quanto riguarda la digitalizzazione. Nonostante i numeri abbastanza negativi, le iniziative intraprese per migliorare la situazione lasciano spazio all’ottimismo. Secondo gli ultimi dati l’Italia mostra miglioramenti in tutti i parametri. La connettività, ad esempio, passa da 12 a 12,5; il capitale umano da 8,01 a 8,11; l’uso di Internet da parte dei singoli da 6,25 a 6,67; l’integrazione delle tecnologie digitali da parte delle imprese da 6 a 6,25; e i servizi pubblici digitali da 9,29 a 10,1. I dati 2019 su cui è basato l’indice Desi 2020 mostrano un’Italia in posizione buona (terzo posto assoluto) in termini di preparazione al 5G, in quanto sono state assegnate tutte le bande pioniere e sono stati lanciati i primi servizi commerciali.

Il governo ha adottato un pacchetto di misure volte a rispondere all’aumento del consumo di servizi di comunicazione elettronica e di traffico di rete. Agli ospedali pubblici sono state fornite connessioni Wi-Fi gratuite. Il governo ha anche rivolto la propria attenzione alle scuole, promuovendo la diffusione di strumenti e piattaforme digitali, la fornitura di dispositivi agli studenti meno abbienti e l’accesso a connessioni ultraveloci e ai servizi connessi. Sono state introdotte procedure semplificate per agevolare l’acquisto di beni e servizi informatici da parte delle pubbliche amministrazioni.

I grandi passi in avanti

Basta guardarsi indietro per capire i passi in avanti fatti dall’Italia. Dal 2004 ad oggi, racconta Google trends, l’espressione smartworking, in Italia, non era mai stata così tanto presente nelle ricerche online così come quella e-learning.

E i dati dei fornitori di servizi di connettività registrano tutti incrementi nell’utilizzo della Rete tanto intensi da aver, in qualche momento – nel mese di marzo in particolare – messo a dura prova la resistenza della nostra infrastruttura che, pure, alla fine ha sostanzialmente retto davanti allo stress test al quale è stata sottoposta.

Il Covid ha, inoltre, messo letteralmente le ali agli acquisti online che da pratica eccezionale di alcuni e sconosciuta ai più è divenuta, nelle sue diverse forme e tonalità, ordinaria per i più.

Il Food & grocery online aveva alla fine del 2019, in Italia, una penetrazione dell’1,1%. In pratica di ogni 100 euro spesi nel settore alimentare solo 1 veniva speso online. In poche settimane la domanda è schizzata, moltiplicandosi per un fattore di 10 o 20. E d’altra parte anche qui, google trends conferma che mai dal 2004 ad oggi l’argomento “consegne a domicilio” è stato così tanto cercato dagli utenti italiani. D’altronde gli italiani si dimostrano molto aperti mentalmente per quanto riguarda le nuove tendenze. Questi utilizzano internet per qualsiasi attività, da quelle lavorative a quelle per lo svago, soprattutto il mondo dei giochi che già oggi ha un mercato molto grande. Ogni giorno milioni di utenti utilizzano la rete per giocare ai diversi giochi come NetBet Slot o per giocare agli altri titoli presenti su internet. Con le innovazioni il mondo dei giochi online sarà ancor più affascinante ed avrà un seguito ancor più importante.