Montemaggiore Belsito è un centro agricolo delle basse Madonie, che si adagia lungo il pendio del monte Roccelito, a 70 Km circa da Palermo.
Il clima mite e le morbide distese collinari, che si affacciano sulla valle del fiume Torto, rendono da sempre il territorio ideale e particolarmente vocato alla produzione agricola e all’allevamento del bestiame.
Depositario di un’antica tradizione cerearicola, olearia e mandorlicola, ha subito a partire dagli anni ’80, come tanti altri centri della Sicilia, quel processo di svuotamento delle campagne, con il conseguente impoverimento del tessuto produttivo e lavorativo.
Sono tanti i giovani che hanno lasciato il paese, alla ricerca di un altrove migliore, spesso senza una precisa meta e con una mera illusione di riuscita.
Giuseppe Lucca, giovane imprenditore montemaggiorese, come pochi altri, è da sempre convinto che qui c’è molto da fare e lo ha dimostrato, preferendo restare nel suo luogo d’origine per “riuscire” a realizzare per sé e per la sua “terra” un futuro migliore .
Memore di immagini della sua infanzia, quali quelle di donne che sull’uscio di casa “scrucchiulavanu” (smallavano) sacchi pieni di mandorle raccolte dagli uomini per poi stenderle al sole, ha ripescato nella tradizione la chiave del suo lavoro.
Ha iniziato recuperando un antico mandorleto impiantato dai suoi avi, ha investito nell’acquisto di mezzi di produzione usati e ha rivalutato terreni incolti, sta proseguendo, anno dopo anno, con la messa a dimora di nuovi impianti, coniugando tradizione di coltivazione esclusivamente biologica con le moderne tecniche di raccolta e smallatura. Ultimo arrivato, in quello che lui definisce “il puzzle della mandorlicotura”,uno scuotitore dotato di ombrello intercettatore-

Adesso porta avanti un’azienda con 3000 piante, che con amore, definisce il suo e il nostro tesoro.
Giuseppe Lucca è dunque un giovane imprenditore che noi tutti auspichiamo serva da esempio per le future generazioni, che, oggi più che mai, hanno il bisogno e il dovere morale e materiale di fuggire da questa oscurità che attanaglia i loro animi e che siamo certi riuscirà a diventare un volano per la ripresa dell’economia del territorio montemaggiorese.

GIUSEPPE MESI