I Carabinieri trovano un arsenale, arresti, sanzioni e denunce

Continuano i controlli serrati dei Carabinieri nelle aree rurali del territorio della Compagnia di Misilmeri e ricadenti nella Riserva del bosco della Ficuzza, con l’impiego di personale specializzato dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e dei Carabinieri Forestali.

Sono state controllate una decina aziende zootecniche e agricole dei comuni di Campofelice di Fitalia, Mezzojuso, Marineo e Villafrati, rastrellate alcune aree rurali e perquisite alcune residenze.

In un’abitazione di Belmonte Mezzagno è stato scoperto un vero e proprio arsenale, nel corso della perquisizione sono stati rinvenute una pistola 7.65 e un fucile da caccia a canne giustapposte, cosiddetto doppietta, nonché oltre 500 cartucce di vario calibro per pistola e fucile.

Le persone che avevano la disponibilità della casa, F.P.R classe 1948 e G.R. classe 1975, entrambe del luogo, sono state arrestate per detenzione di armi e munizionamento; inoltre  F.P.R. è stato denunciato in stato di libertà per furto di  energia elettrica essendo l’impianto della predetta dimora abusivamente collegato alla rete Enel.

I due arrestati, come disposto dalla Procura della Repubblica di Termini Imerese, sono stati associati alla casa circondariale di Termini Imerese.

Gli arresti sono stati convalidati: per G.R. è stata confermata la custodia cautelare in carcere, mentre, per F.P.R l’autorità giudiziaria ha disposto il regime degli arresti domiciliari.

Nell’ambito della stesa operazione, sono state contestate violazioni amministrative, per oltre 1000 euro, ai sensi art. 3 cc. 1 e 7 l.r. n. 15/2000 per mancanza di microchip identificativo di animali e art. 9 c. 3 d.lgs n. 200/2010 per detenzione di animali non registrati, nello specifico è stato ritrovato, sequestrato e trasportato in una struttura idonea un “Histrix Cristata “Istrice” , inclusa tra le specie protette, che era tenuto in gabbia.

Infine, a Mezzojuso, è stato denunciato in stato di libertà per ricettazione G.L.B classe 1972 titolare di un’azienda zootecnica, in quanto all’interno della sua proprietà sono stati ritrovati oltre 200 mt di cavi di rame dei quali il proprietario non ha saputo fornire spiegazioni.

Redazione

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