«Un plauso alla Procura della Repubblica e alla Guardia di Finanza di Palermo per l’operazione che ha portato all’arresto in flagranza del Presidente di uno dei più grandi consorzi siciliani di laboratori di analisi, mentre tentava di estorcere 79mila euro a un’ impresa sanitaria, per la cessione di un laboratorio di analisi a Caltavuturo acquistato a dicembre del 2018».
Lo afferma Nino Tilotta, presidente di SOS Impresa – Rete per la Legalità – Regione Sicilia, sottolineando il fatto che si è arrivati a tale risultato grazie alla denuncia di uno degli associati, sottolineando il fatto che l’operazione si è resa possibile solo grazie alla immediata reazione di uno degli associati di SOS Impresa – Rete per la Legalità – Sicilia, l’avv. Marco Zummo, Presidente della Karol SpA – noto gruppo che gestisce diverse strutture sanitarie – che, assistito da SOS Impresa, ha sporto denuncia consentendo l’arresto in flagranza dell’Ippolito mentre riscuoteva la somma con assegno circolare rimasto sequestrato quale corpo del reato.
Una denuncia che fa luce sul mondo della sanità siciliana, in cui fatti di tale gravità sono resi possibili anche grazie a una normativa regionale farraginosa e di dubbia legittimità, come anche a scelte discutibili della pubblica amministrazione, che oggettivamente ne agevolano la commissione.
«Una situazione grave – aggiunge Tilotta – che richiede un intervento attento da parte del Parlamento e del Governo regionale per rimuovere tutti quegli ostacoli che, limitando di fatto la libertà di impresa e alterando la concorrenza del mercato, consentono a soggetti spregiudicati di usare norme e regolamenti regionali per ottenere vantaggi illeciti».
In Sicilia la difesa della libertà d’impresa in alcuni settori delicati – come la sanità, il sostegno all’agricoltura, il fabbisogno idrico, la gestione dei rifiuti, gli appalti pubblici – passa non solo da un’opera di costante contrasto alla mafia e dei suoi interventi immediati, ma anche da un’attenta verifica dei provvedimenti legislativi e amministrativi della Regione Siciliana, che devono essere volti al perseguimento di interessi pubblici, e non essere facile strumento in mano a imprenditori spregiudicati, che intendono prevaricare chi è al di fuori di logiche clientelari o spartitorie.
«Sos Impresa è sempre stata e lo sarà sempre al fianco all’imprenditoria sana della Sicilia, che non intende piegarsi di fronte ai ricatti – da qualsiasi parte provengano: mafia, massoneria, politici e amministratori corrotti – e crede nella denuncia come unica strada per difendere la libertà di impresa da tutti quei fenomeni che la comprimono, fino al punto di annullarla. Sul terreno della libertà economica si gioca una partita decisiva per lo sviluppo della Sicilia e per la difesa della democrazia».