Non si placa la rabbia dei lavoratori forestali nei confronti di Nello Musumeci, reo di non aver mantenuto le promesse date ai tempi della campagna elettorale e nella sua successiva elezione a presidente della Ragione Siciliana. Ventiduemila (22.000) operai forestali rimangono sbigottiti da ciò che giornalmente vanno incontro per affrontare problemi strutturali sul campo e nei vari cantieri sia di manutenzione che per quanto riguarda il servizio antincendio boschivo.
Sui social, in particolar modo su Facebook, la maggior parte di lamentele che mettono in ginocchio il nuovo governo regionale avallato dai delegati Assessori al ramo Cordaro e Bandiera, rei di aver partecipato e contribuito alle promesse di un rinnovo del comparto e di un miglioramento del sistemo interno che doveva portare maggiore fluidità, visibilità e cambiamenti di immagine e produttività che, purtroppo ahimè ancora non si è vista e…. nemmeno si pensa di ravvisare.
Promesse di” non fermare gli operai nemmeno un giorno”, di aumento di giornate con compiti anche in altri settori come sul rischio idrogeologico, lavori con i comuni e prevenzione sul territorio, ma solo parole che si tramandano di mese in mese. Oggi in una conferenza stampa organizzata il presidente ha dato meriti al servizio antincendio (aereo) e lieve rilevanza o per meglio dirla nessuna visibilità per gli operai del servizio di manutenzione e repressione ma, solo parole per il Corpo forestale in divisa. Si è capito che i concorsi e lo sblocco del turn – over potrebbe rimpinguare le circa 500 guardie in divisa e che dovrebbero rinforzare il servizio al momento degli incendi, visto che le attuali guardie attualmente hanno il compito di dirigere e smistare gli eventuali SAB sul loco al momento di interventi sul campo e, coordinarsi con le flotte aeree.
Posizione che, gli attuali agenti mettono mano anche a ramazza quando le situazioni lo consentono e, tale linfa in arrivo come dice l’ass. Cordaro porterà un aumento di forza e presenza sul territorio qualora il fatto si dovrebbe concludere. Comunque tutto ciò e limitato e rapportato alle attuali somme in bilancio e nei limiti consentiti per effettuare concorsi che, come sempre faranno ugualmente discutere già prima di effettuarli.
Dagli humor e rumors si respira l’aria di un’ennesima mobilitazione di massa, vista le attuale passività che gira attorno al sistema. per non parlare del nuovo contratto di lavoro, attivo e non attivo, fortemente criticato dai sindacati di base. Problemi su problemi e questo non porta farina a favore del governo che era partito con buone intenzione ma che nei fatti viene dà bocciato da tutte le famiglie pentite e deluse da un cambiamento non arrivato , sapendo che annualmente i problemi di fondi sono delle calunnie che stancano ma, non mancano per i loro stipendi e vitalizi e ciò viene rimarcato e soffermato giornalmente sui social con ripetuto sconcerto, per non dir altro…..