Profumo di “olio di ricino” ed adrenalina già a mille, nell’imminenza della Cronoscalata del Santuario 2018, decimo ed ultimo appuntamento con il Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche by AciSport. Motori accesi metaforicamente sin da domani, venerdì 12 ottobre, quando, dalle 17.30 alle 20.00, i 93 piloti iscritti e le rispettive vetture (58 tra le Storiche e 35 tra le Moderne) si sottoporranno alle verifiche tecniche e sportive nel suggestivo proscenio del lungomare Giuseppe Giardina di Cefalù, nei pressi del Cefalù Sea Palace (già sede della direzione di gara e della sala stampa) e del Victoria Palace.
Sabato 13 ottobre, ulteriore sessione di ‘punzonature’, dalle 8.00 alle 11.30, sempre sull’incantevole lungomare Giardina di Cefalù, atta a precedere, alle 13.30 (non prima della pubblicazione delle vetture ammesse), le due salite di ricognizione, quanto mai determinanti per un migliore successivo approccio alla gara vera e propria da parte dei concorrenti, sul leggendario percorso (accorciato a 7,950 km) ricavato lungo la s. p. 54 bis, sede, in un passato non lontano, di numerose memorabili sfide automobilistiche nella Cefalù-Gibilmanna valevole per l’allora Campionato Europeo della Montagna.
La Cronoscalata del Santuario 2018, promossa nella cittadina del Palermitano considerata la “Perla del Tirreno” e patrimonio Unesco dal locale Comitato “I Normanni”, in stretta sinergia con l’Automobil Club Palermo (ed il contributo di un nutrito “pool” di sponsor locali e nazionali) raggiungerà il suo “clou” domenica 14 ottobre, con le due salite di competizione la prima delle quali è fissata per le 9.30 e tante sfide per l’assegnazione degli ultimi titoli di campione italiano. La premiazione, ospite nel piazzale antistante il bel Santuario dedicato alla Madonna di Gibilmanna, chiuderà la kermesse automobilistica, che proprio quest’anno festeggia i 50 anni dalla sua prima edizione, scolpita nel 1968.
Affascinanti, si diceva, i duelli che vedranno competere a Cefalù anche alcuni dei tanti piloti siciliani presenti in gara. Come ad esempio il catanese Giacomo Barone (foto), “figlio d’arte”, ad un passo dal coronamento della stagione e dall’alloro tricolore nella classe G2/H1 TC1150 del 2° Raggruppamento Autostoriche, al volante della sua Fiat 128 Giannini della Scuderia Etna con la quale ha disputato quattro prove del Civsa 2018. Tra i protagonisti del Tricolore (sebbene in diverse classi di riferimento), l’imprenditore nisseno (ma da anni in Toscana) Francesco Branciforti, nella sua Sicilia con la Porsche 911 Sc recentemente acquistata e gestita dalla palermitana Spm, per i colori della Bologna Squadra Corse. Ciò nel 2° Raggruppamento, dove reciterà una parte di primo piano anche il palermitano Casimiro Piazza, con la Bmw 2002 Ti del Club 02.
L’emiliano Giuseppe Gallusi (59 punti, su Porsche 911 Sc, con la quale è al comando pure nella classe GTS+2500) ed il milanese Andrea Fiume (56, con la Osella PA 8/9 Bmw della Racing Club 19, dominatrice nella classe IR BC2000) si contenderanno il titolo italiano nel 3° Raggruppamento Autostoriche, mentre il calabrese Aldo Pezzullo (su Lola Dallara T590, Bologna Squadra Corse) è a caccia del titolo nella classe IR BC1300. Nel 2° Raggruppamento, quasi fatta per l’altro emiliano Giuliano Palmieri (capoclassifica con 60 punti e nella classe GTS+2500), alla guida della Porsche
911 Carrera RSR curata dalla Balletti Motorsport e “griffata” Bologna Squadra Corse, mentre l’altro milanese Walter Marelli ha la possibilità di chiudere qui in Sicilia i conti per quanto concerne il 4° Raggruppamento, dove è leader con 50 punti, su Osella PA 9/90 Bmw 2.0 messagli a disposizione dalla Di Fulvio Racing e schierata dalla Bologna Squadra Corse. Marelli dovrà tuttavia confrontarsi con il forte preparatore di Marineo (PA) Ciro Barbaccia, vincitore due volte a Cefalù (2012 e 2017), con la rara Stenger ES861 Bmw 2.5 da 403 cv della scuderia Aspas.
Tra gli altri siciliani da seguire, il copilota palermitano Roberto Consiglio (Porsche 356B, per la Island Motorsport) e il rientrante concittadino Raffaele Picciurro, su Peugeot 208 T16 R5, tra le Moderne.