Prima che sulla stessa si scateni il solito “fuoco di fila” da parte della dirigenza AMAP, cui in passato siamo già stati abituati, riteniamo opportuno informare l’opinione pubblica della emanazione, in data odierna, di un nuovo provvedimento sindacale, con cui si ordina alla società Municipalizzata acquedotti di Palermo di gestire, per ulteriori 90 giorni, il servizio idrico integrato in Città. Lo scrive in una nota il Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina.
Pur nella consapevolezza che la predetta Società, di fatto ultimo affidatario del Servizio, vorrà opporsi al provvedimento, così come ha già fatto per i precedenti (ragion per cui il 20 aprile il TAR di Palermo è chiamato a trattare il merito della questione), riteniamo che una tale scelta sia, per l’Ente, obbligata, specie oggi che – conclude Il Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina – dopo l’Udienza pubblica del 7 marzo, si attende la decisione della Corte Costituzionale sul ricorso n.99/2015, con cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha impugnato alcuni articoli della L.R. 19/2015 , al fine di vedere confermato, anche nella Regione Siciliana, il quadro normativo di cui al D. Lgs 152/2006, che impone la “gestione unica” del Servizio Idrico Integrato nell’intero Ambito Territoriale Ottimale. Se, com’è ragionevole ritenere (anche in virtù della mancata costituzione della Regione in detto procedimento), la Consulta dovesse accogliere l’impugnativa sostenuta dall’Avvocatura dello Stato, non vi sarebbe alternativa al gestore unico di ambito, e l’Assemblea Territoriale Idrica, comunque per legge chiamata all’affidamento, sarebbe costretta alla individuazione del gestore unico.