L’incontro – dice la prof.ssa Mimma Zito – appartiene ad ogni religione. Ogni religione è incontro. Ho scelto l’agorà come luogo del dialogo.
Il dialogo ha le sue radici nel cuore umano ma sconfina nella vita della polis.
“Il dialogo interreligioso affronta problematiche umane che influenzano la vita della polis Panikkar”.
Ritengo – osserva – che il tema della pace non può non avere riflessi nella vita sociale e nella vita dei popoli. E tutti siamo chiamati a diventare operai della pace.
Ma qual è il modello al quale ispirarsi per diventare costruttori di pace in un mondo spesso lacerato da chiusure ideologiche o nichiliste? Quale può essere il fondamento di una fraternità veramente universale e al tempo stesso concreta?
Lo stimato teologo Bruno Forte invita a considerare “la Trinità come fonte di ispirazione per la comunità dei popoli alla fine del II° millennio”. La Trinità è “la memoria delle nostre origini, la compagnia del nostro presente, la meta del nostro andare, quando Dio sarà tutto in tutti”.
Si afferma nel De Trinitate: “vedi la Trinità se vedi l’Amore”.
L’amore viene da Dio ma anche la pace è dono di Dio. Non c’è amore senza pace, come non c’è pace senza amore.
Costruiamo dunque ponti di pace nell’amore fraterno, perché figli di un Dio che unisce i cuori degli uomini e mai li separa.
Il dialogo interreligioso – osserva Zito – è credere che apparteniamo a un’unica famiglia umana.
L’impegno per la pace non è patrimonio esclusivo della Chiesa Cattolica, ma è proprio di molte tradizioni religiose.
Costruire la pace è in fondo il mandato che Dio assegna ad ogni confessione religiosa.
La pace è certo un dono di Dio da implorare, da chiedere nella preghiera, ma richiede l’impegno fattivo dell’uomo.
Messaggio di Papa Francesco per il 1° Gennaio, Giornata Mondiale della Pace: “ Gesù ci offre nel discorso sulle Beatitudini un manuale di costruzione della pace”. Questo è un programma e una sfida per i capi politici e religiosi, per i responsabili delle istituzioni internazionali. La non violenza attiva è un modo per mostrare che davvero l’unità è più potente e più feconda del conflitto.
Costruiamo la pace nei nostri contesti di vita, come fiamma che brucia e non si consuma, alimentata dal fuoco dell’amore. Chiediamo con umiltà a Dio il dono dell’amore e della pace per infiammare tutta l’umanità.
Vogliamo essere vicini nella preghiera ma distinti, ognuno con la propria sensibilità religiosa, il proprio vissuto di fede. Vuole essere un momento di convivialità tra le religioni, per chiedere a Dio il dono della pace. La preghiera non è dottrinaria ma è l’apertura del cuore a Dio che ha espressioni differenti, ma ha l’unico scopo di raggiungere Dio.
Noi – conclude Mimma Zito – crediamo nello stesso Dio, l’unico Dio, il Dio vivente. Ciò che ci unisce è Dio.
Vogliamo unirci nella preghiera senza confonderci per chiedere a Dio il dono della pace.
Quale raccordo se non il canto può ricercare l’armonia delle voci e dei cuori.
Affidiamo alle note del canto il compito di suggellare un’esperienza che senza cadere nel sincretismo vuole essere una richiesta corale a Dio del dono della pace.

Al convegno hanno presenziato il presidente del consiglio comunale Tony Franco, l’assessore Enzo Garbo e varie personalità: il rev. Rabbino di Gerusalememme rav. Pinhars Pierpaolo Punturello, il rev. Mons. Padre Liborio Asciutto di Cefalù, il rev. Archimatìdrita ortodosso, lo ierominaco Alessio Mandanikiotisi di Messina, il rev. Imam islamico Dispoto, il rev. Padre dominicano Marcello Di Tora .di Palermo, il rev. Saverio Martina, direttore uff. diocesano di Cefalù.

Ieromon. Alessio Mandanikiotis, archimandrita.
Preghiere ed elevazioni spirituali, difficilmente udibili altrove, caratteristiche delle venerabili ed antiche tradizioni religiose dei rispettivi culti, si sono alternate alle profonde osservazioni e acute considerazioni dei singoli rappresentanti delle varie confessioni religiose (ebraismo, cristianesimo cattolico ed ortodosso, islamismo…) che hanno illuminato le menti e riscaldato il cuore dei presenti, divenuti, commossi, partecipi riconoscenti verso gli organizzatori dello spirituale avvenimento. L’inattesa ma straordinaria partecipazione della apprezzata Corale, ottimamente diretta dal maestro Livio D’Angelo è riuscita a dosare le pause tra i singoli interventi con un amabilissimo canto e l’esecuzione di gradevoli arie e mottetti, di diversi compositori, bene intonati al tema della serata; sì che i presenti hanno calorosamente pregato di poter riascoltare i canti già eseguiti, pur di conservarne nell’animo le armonie, e trasmetterne ad altri le emozioni. Brava la professoressa Mimma Zito! Che invitiamo cortesemente ad approntarsi per l’organizzazione del prossimo, annunziato incontro tematico che legherà nuovamente i rappresentanti di fedi diverse nel comune bene spirituale della fraterna comunione di animi. L’appuntamento è per l’anno prossimo.

Giorno 16 marzo 2017 ho partecipato e beneficiato, insieme a uomini e donne di fede del monoteismo abramico all’incontro sul tema “La Pace, un dono da costruire” organizzato dalla prof.ssa Mimma Zito presso la Sala delle Capriate del Comune di Cefalù. L’incontro è stato aperto dalle preghiere sulla Pace rivolte a Dio senza sincretismo con l’intermezzo e l’armonizzazione dei canti di una corale di Cefalù.
Il dibattito, come momento di dialogo interreligioso, ha avuto un valore incommensurabile, – non perché bisognava diplomaticamente trovare un accordo, convivere pacificamente, prevenire i conflitti, aprirsi allo studio comparato delle dottrine o trovare i punti comuni o divergenti degli aspetti teologici, – ma perché il dialogo è servito a riconoscere l’Onnipotenza divina che si manifesta in rivelazioni differenti, ma con una sola ed unica finalità, quella della conoscenza di Dio.
Purtroppo il nostro mondo moderno ricerca la pace solo umanisticamente tramite accordi e trattati di pace e l’umanità, nella situazione attuale in cui si trova, non ha potuto contrastare le escalation della conflittualità. Si tratta allora di capire e realizzare che la pace arriva dallo statuto originario dell’uomo in quanto vicario di Dio sulla Terra “fatto a Sua immagine e somiglianza”. Tale natura conferisce all’uomo la possibilità di realizzare la sua vera ontologia, la possibilità di realizzare la pace interiore ed esteriore.
Imam della Co. Re. Is. di Agrigento Yusuf Abd al Hady Dispoto