Sabato 4 luglio parte la stagione dei saldi estivi e, anche per quest’anno, si prevede un andamento decisamente sottotono. Infatti, vista la difficile situazione economica, saranno ancora poche le famiglie che faranno acquisti scontati. Certo, in base all’andamento disastroso degli anni precedenti, le previsioni relative ai saldi imminenti non sono rosee.
L’andamento degli acquisti scontati subirà una ulteriore flessione. Va ricordato che negli ultimi anni si sono registrate una serie flessioni: -7% nel 2012, -8% nel 2013, -4% nel 2014. Per il 2015 si prevede una flessione del -3%. Una contrazione dietro l’altra, a conferma del drammatico contesto economico che le famiglie continuano a vivere. Basti pensare che la maggior parte delle famiglie ha continuato a contenere i consumi anche in questo primo semestre 2015. Approfitteranno degli sconti per concedersi “il minimo
indispensabile”.
Secondo quanto emerso dalla proiezione di Federconsumatori Palermo, appena una famiglia su tre farà acquisti a saldo, per un totale di circa 86.751 a Palermo e 164.236 per Palermo e provincia, con una spesa media per famiglia di 113 euro. Un giro complessivo di affari che si aggirerà, rispettivamente, sui 9,802 e 18,56 mln di euro.
Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo: “La stagione dei saldi sta per avviarsi tra l’indifferenza dei consumatori. Le famiglie hanno davvero ben poco da spendere. E’ evidente, quindi, che per poter scrivere la parola fine a questo lungo periodo di crisi c’è ancora molto da fare. Riteniamo importante, in attesa di una piena liberalizzazione delle vendite promozionali, che si avvii qualche iniziativa di rilancio. A tal proposito, chiediamo che per tutti i sabato del mese di luglio sia sospeso il provvedimento delle strisce blu”.
IL DECALOGO DI FEDERCONSUMATORI PER ORIENTARSI NEGLI ACQUISTI SCONTATI
1. Verificare durante questa settimana, prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dello sconto;
2. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina. Confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che necessitano veramente;
3. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%;
4. I prodotti venduti a saldo devono essere sì di fine stagione, ma dell’anno in corso, non delle stagioni passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente;
5. Occhio al cartellino! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto;
6. Non esiste l’obbligo di far provare i capi, ciò è a discrezione del negoziante. Il nostro consiglio è, comunque, di diffidare nel caso di capi di abbigliamento che si possono solo guardare ma non provare;
7. I commercianti in possesso del POS hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat;
8. Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato;
9. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciate ai vigili urbani, all’ufficio comunale per il commercio o a una Associazione dei Consumatori.
10. Per non eccedere con le spese, in ogni caso, stabilire sempre un budget massimo per gli acquisti.